MESSINA. È volta al termine la 71esima edizione del Taormina Film Fest, la rassegna cinematografica che quest’anno, tra gli altri, ha ospitato sul palco Martin Scorsese, Michael Douglas, Catherine Deneuve, Helen Hunt, Olivia Wilde, Monica Bellucci e James Franco.

A vincere il premio come migliore attrice è stata Ebada Hassan, per il film drammatico girato nel Regno Unito “Brides – Giovani spose” del 2025 di Nadia Fall, con anche Safiyya Ingar e Yusra Warsama: due ragazze in cerca di libertà e appartenenza fuggono dalle loro vite nel Regno Unito; l’obiettivo è andare in Siria per sostenere l’Isis.

 Il riconoscimento di miglior attore, invece, è stato assegnato a Geoffrey Rush per “The Rule of Jenny Pen” di James Ashcroft, con John Lithgow, George Henare w Ian Mune. Un film horror psicologico uscito nel 2024 e ambientato in Nuova Zelanda. Mentre si trova in una casa di riposo, il giudice Mortensen prova a fermare un anziano psicopatico che utilizza un pupazzo per maltrattare gli altri ospiti della struttura.

La miglior regia va ad Alex Garland e Ray Mendoza per “Warfare – Tempo di guerra”, con D’Pharaoh Woon-A-Tai, Charles Melton, Will Poulter, Joseph Quinn, Kit Connor e Michael Gandolfini. Il film, di genere azione/drammatico/guerra (Stati Uniti/Regno Unito, 2025), è tratto da una storia vera: un’immersione nella sconvolgente realtà dei conflitti moderni. Questo film di pura azione è stato infatti realizzato sulla base dei ricordi, delle testimonianze e delle esperienze vissute sul campo da un gruppo di uomini dei corpi speciali della marina americana, i Navy SEAL (tra cui lo stesso Mendoza) che hanno partecipato a una missione ad alto rischio a Ramadi, in Iraq, nel 2006. Non solo un film di guerra ma un film nella guerra: immersivo, viscerale, coinvolgente, una rivisitazione intensa e innovativa del genere, che non fa sconti allo spettatore regalandogli un’esperienza cinematografica totale.

Il miglior film, infine, è stato quello dell’argentino Axel Monsú, “For your Sake”, con Sabrina Melgarejo, Gastón Ricaud e Jabes Alatiel Mulka: drammatico, ambientato in Argentina e uscito nel 2024. Costretta a crescere in un contesto rurale molto povero, l’adolescente Zulma vive seguendo i dettami che la famiglia e la comunità religiosa le impongono, finché non accade qualcosa che la spinge a prendere in mano le redini del proprio destino.

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