MESSINA. «Il no allo stato di emergenza detto in faccia al Sindaco De Luca in occasione della missione romana, certamente rappresenta una doccia fredda per tutta la città che aveva sperato nel “miracolo delle baracche”». Il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto prende posizione in merito al tema dello sbaraccamento e chiede alla Regione siciliana di non lasciare da sola la città.

«Bisogna dare merito al primo cittadino di averci provato, di aver scosso le coscienze e fatto ricordare che, a Messina, esiste il dramma delle baracche – scrive il consigliere – Nelle scorse settimane in città si era scatenato il finimondo: la sindrome del rimanere senza casa, per chi abitava e ad oggi abita nelle baracche, non conosceva pause. Chi a dire, anche attraverso i social, che la propria abitazione non era una baracca, chi a fare vedere crepe sui muri per sperare in un alloggio di emergenza, chi a chiedersi del proprio futuro, chi a chiedersi perché la propria abitazione non era stata censita dai vigili urbani. Insomma un grosso polverone! Per giorni si sono succeduti incontri presso Palazzo Zanca, presso gli Assessorati competenti, per ascoltare come da li a breve le cose sarebbero improvvisamente cambiate. Purtroppo il Governo ha fatto svegliare tutti».

«Il risanamento in città – prosegue – dovrà seguire il normale iter è stato detto. Non è certo responsabilità di questa Amministrazione la situazione delle baracche in città; al Sindaco ed all’Assessore al ramo è importante però invitarli ad una maggiore sobrietà soprattutto con il tema scottante della casa. Ad oggi, al di la dell’emergenza fatta registrare in via Cacciola a Camaro San Paolo, al di la delle graduatorie, Camaro Sottomontagna, progetto che era già in dirittura d’arrivo, poco di concreto è stato fatto. Gli incontri, i confronti, i propositi vanno benissimo, ma chi ha l’onere ed onore di Amministrare, è chiamato ai risultati. La Regione Siciliana dia adesso il proprio contributo, non lasci da sola Messina come più volte fatto. Sono sicuro che con la collaborazione Comune – Regione, si possano ottenere dei risultati importanti».

«Per completezza espositiva – conclude – come già dallo scrivente rappresentato, sarebbe il caso, rimanendo nell’ambito della Terza Circoscrizione, che l’Amministrazione, Iacp, Arisme, si occupassero, accanto al problema baracche anche della bomba ecologica dell’area sbaraccata di Bisconte, oppure dell’incompiuta del Parco Urbano S. Antonio e del progetto di copertura del torrente Bisconte, temi che sembrano essere stati messi in soffitta. La speranza che l’esperienza romana dello stato di emergenza, possa portare l’Amministrazione su risultati più realistici e meno propagandistici».                      

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