MESSINA. Dopo la controversa idea delle cabine in plexiglas e delle varie soluzioni proposte in queste giorni, si continua a discutere della stagione balenare ormai alle porte. In attesa di capire quando (e se) ci sarà consentito andare al mare, uno dei nodi ancora irrisolti è quello delle precauzioni da adottare per poter rendere fruibili e sicure le spiagge, tutelando l’incolumità dei bagnanti.
A proporre una possibile soluzione, giorni fa, erano stati due architetti messinesi, Gianmarco Spadaro e Lorenzo Musolino, che per cercare di salvaguardare la stagione balneare dagli effetti dell’emergenza Covid hanno brevettato due progetti: un telo composto da due cerchi concentrici e un gonfiabile galleggiante per entrare in acqua a distanza di sicurezza.
La loro non è tuttavia l’unica proposta da suggerire a gestori di lidi e bagnanti concepita in questi giorni. A studiare un progetto alternativo è l’architetto Cristina Fera, messinese che vive a Milano, dove attualmente si occupa di allestimenti nel mondo della moda.
«Guardando le immagini sul web in cui è stata proposta una sequenza di cabine in plexi collocate all’interno delle nostre spiagge e dei nostri lidi – racconta – ho pensato che non fosse possibile non avere un’alternativa funzionale, ma anche esteticamente adatta al nostro mare. Da qui ho deciso di studiare un modello di cabina che ho chiamato Girandola, che consentisse di poter vivere una tanto aspettata estate, seppur in maniera atipica».
Di cosa si tratta? Sono delle cabine realizzate con materiali lavabili e igienizzabili dotate di pareti divisorie protettive ruotabili, da utilizzare eventualmente anche nelle ore serali grazie a un sistema di illuminazione integrato.
«La girandola – spiega Cristina – nasce dalla necessità di poter avere tutto ciò che si desidera dal nostro mare, nonostante i sacrifici che il periodo ci costringe a fare. Potremmo avere una corretta esposizione al sole in base alle fasce orarie, per chi volesse abbronzarsi e per chi volesse proteggersi non rinunciando alla leggera brezza marina, ma anche un corretto ricircolo dell’aria attraverso lo sfruttamento del vento e le aperture strategiche della struttura. La conformazione delle girandole e le sue pareti divisorie, inoltre, consentono di accostare le cabine l’una all’altra, diminuendo drasticamente lo spreco di spazio e aumentando il numero delle persone da accogliere in totale sicurezza, nella speranza che una volta superato questo particolare periodo, i gestori dei lidi possano riutilizzarli come spazi esclusivamente ludici», conclude.
Buona idea
Ottima idea, veramente rivoluzionaria. Bene
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Bella idea
Veramente originale!!!
Molto Interessante, complimenti, finalmente un’idea nel vero senso della parola!