MESSINA. «La sentenza di primo grado che ha portato alla condanna dell’ex primo cittadino Giuseppe Buzzanca, di gran parte della sua Giunta e revisori dei Conti, avvalora ciò che diciamo già dal 2012 e che abbiamo ribadito lo scorso 15 ottobre, nel corso della conferenza stampa sul “Salva Messina” (versione lacrime e sangue), quando abbiamo espresso le nostre perplessità su un piano di riequilibrio che serve solo a prolungare l’eterna agonia del Palazzo municipale e della città». Così i consiglieri del M5S commentano il verdetto della prima sezione penale in merito ai bilanci del Comune di Messina approvati tra il 2009 e il 2012.

«Ci chiediamo a questo punto come evolverà la situazione nei confronti delle amministrazioni che dal 2012 ad oggi hanno deciso di non dichiarare un dissesto che sarebbe dovuto essere formalizzato già nel 2009. La situazione di default non è un’opinione o una scelta, ma un dato di fatto di cui bisogna prenderne atto». 

«In attesa che la Giustizia si pronunci in via definitiva – proseguono i pentastellati – non possiamo nascondere il nostro profondo rammarico per le condizioni disastrate in cui si trova la città.
Tale situazione discende, come accertato dai Giudici di primo grado, dalla circostanza che i condannati avrebbero omesso di dichiarare il dissesto approvando entrate, uscite e previsioni di spese false nella piana consapevolezza di debiti fuori bilancio e del mancato stanziamento di somme sufficienti al finanziamento dei debiti stessi».

«Tanti gli interrogativi che si pongono: quali saranno gli effetti sulla rimodulazione del piano di riequilibrio approvato e trasmesso alla Corte dei Conti per il relativo parere di congruenza?  Quali saranno le richieste di risarcimento nei confronti dei condannati per i danni ingenti causati con il loro comportamento alla città intera?»

«Ora la città ferita e martoriata dal vecchio sistema politico ha bisogno di legalità, trasparenza e correttezza nella gestione amministrativa e su questo vigileremo con tutto il nostro impegno – concludono – Non è possibile che a farne le spese siano sempre ed esclusivamente i cittadini, costretti a pagare sulla loro pelle gli errori scriteriati commessi da certa “politica”».

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments