MESSINA. Si è svolta ieri, 12 maggio, la 36° edizione di Bicincittà ed è stato durante la presentazione dell’evento che la Uisp ha chiesto all’amministrazione comunale l’istituzione di una “Consulta sulla mobilità dolce”.

“Uno spazio di confronto democratico aperto a tutti dove affrontare i temi culturali della mobilità sostenibile dai quali poi sottendono le scelte tecniche -si legge in una nota- La partecipazione dei cittadini è necessaria e indispensabile per ogni scelta ma in particolare per quelle scelte che possono pregiudicare il cambiamento in tempi brevi. Le politiche urbane e sociali non debbono calare dall’alto: dal palazzo, ma debbono essere partecupate dai cittadini”

“È necessario -spiegano dalla Uisp- stabilire il confronto. Ne sono testimoni i successi di riqualificazione avviati in molte città al mondo partendo dalla partecipazione. Le aree pedonali, le piste ciclabili, il trasporto pubblico, il verde urbano, i servizi sociali, le aree destinate al gioco, allo sport all’aggregazione sociale siano frutto di scelte condivise e siano affidate alle organizzazioni sociali, alle associazioni, ai cittadini per la loro gestione e massima fruizione”

“Per Messina è un momento particolare, incombe uno spettro: la costruzione del Ponte sullo Stretto -scrivono- Il Ponte sullo Stretto dì Messina è un’opera dall’enorme impatto che se realizzata, con tutto ciò che comporta, distruggerebbe irrevocabilmente l’ecosistema dello stretto, il suo unico paesaggio e l’identità delle comunità locali.  Altro che sviluppo, altro che lavoro, altro che opportunità! Siamo davanti ad una prepotenza inaudita. Antistorica”

“Oggi più che mai -scrive Uisp nella nota- e la Cop 28 lo ribadisce, è necessario avviare la transizione verso modelli sostenibili ambientalmente, socialmente ed economicamente.  Il Ponte sullo Stretto va in tutt’altra direzione per questo ci opponiamo. Vogliamo un futuro sostenibile e ogni risorsa economica pensata per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina sia impiegata per i veri bisogni del Meridione. Un’opera che, stando alle varie e ampie documentazioni tecniche, non serve a nessuno, se non all’interesse di pochi. Una spada di Damocle che se malauguratamente dovesse avere futuro pregiudicherebbe per sempre le sorti della comunità.  Espropri, decine e decine di cantieri aperti per almeno i prossimi vent’anni, commistione tra viabilità di cantiere e cittadina, problemi ambientali, problemi sociali con un prevedibile e ulteriore spopolamento della città. Risorse pubbliche buttate al vento. Uno spreco di denaro pubblico che deve essere impegnato in Sicilia e speso per interventi urgenti come l’implementazione di infrastrutture, autostrade e trasporti; considerando che attualmente, ad esempio, per arrivare da Marsala a Siracusa in treno ci vogliono 12 ore.Mentre stiamo fronteggiando un’emergenza idrica senza precedenti in tutta la Sicilia, il Governo pensa al Ponte sullo Stretto. Per non parlare del dissesto idrogeologico”

“LA Uisp -si legge nella nota- con questo Bicincittà, ancora un volta, dice no al ponte. Si alla mobilità sostenibile, no al ponte sullo Stretto”

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