MESSINA. La Corte d’Appello ha condannato a 2 anni Pasca Ibeh, un nigeriano di 28 anni, che il 6 dicembre 2017, era stato trovato in possesso di uno zaino con dentro circa tre chili di hashish. Il giovane era stato controllato a bordo di un pullman proveniente da Torino, subito dopo lo sbarco a Messina da una pattuglia della Guardia di Finanza.

Era stato il  fiuto dei cani antidroga, che avevano accompagnato i miliari delle fiamme gialle nel corso dei controlli fatti sui mezzi in transito, a scoprire lo zaino. I due cani antidroga avevano immediatamente segnalato un bagaglio sospetto, al cui interno era stata rinvenuta la sostanza stupefacente.

La droga, tre involucri, ognuno dei quali diviso in 10 panetti, era dentro uno zaino, poggiato sul sedile accanto a quello occupato da lui. Alla fine, il giovane aveva ammesso il possesso della zaino anche se aveva detto che gli era stato affidato da uno sconosciuto e di non conoscerne il contenuto.

Una versione che non è stata creduta neanche dai giudici dell’appello: “è del tutto evidente- hanno scritto nella sentenza – che non avrebbe avuto alcun senso per l’imputato trasportare materiale senza informarsi del contenuto, se non altro per comprenderne il valore, per valutare i possibili rischi e per contrattare conseguentemente la somma da richiedere per il servizio. I giudici escludono anche che si tratti di una cortesia ad uno sconosciuto.

In primo grado il giovane era stato condannato a 3 anni e 15 mila euro di multa. Contro questa sentenza, l’avvocato Andrea Schifilliti,  legale del nigeriano, ha presentato appello. I giudici, dopo aver valutato tutti gli elementi, come il quantitativo dello stupefacente, la parziale collaborazione, il fatto che si tratta di un incensurato,  hanno deciso di ridurre la pena condannandolo a 2 anni di reclusione e 20 mila euro di multa concedendo anche la pena sospesa.

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