MESSINA. La strada che corre accanto al torrente Badiazza è di nuovo al buio. Da tempo. Lo sostiene il consigliere della quinta circoscrizione Bernardo Fama, che chiede a gran voce all’amministrazione Accorinti la riattivazione dell’energia elettrica.
Perchè l’impianto è pronto già da un anno, essendo stato completato a febbraio del 2016, ma il Comune non ha mai provveduto agli allacci con l’Enel. A marzo del 2016, per abbreviare i tempi, si era pensato ad una strategia di una prima fornitura Enel intestata alla ditta esecutrice dei lavori per poi subentrare successivamente.
“A maggio, per la prima volta, l’intera contrada Badiazza splende di luce propria, potendola percorrere in sicurezza sino all’antico monastero di Santa Maria della Valle risalente all’XI secolo. Gravano, però, sulla ditta esecutrice dei lavori, in attesa di subentro, i costi di allaccio e fornitura elettrica. Quest’ultima, dopo 7 mesi di oneri a proprio carico, nel periodo natalizio, non potendo più sostenere le spese, decise la disattivazione dell’impianto. L’evento suscitò non poche proteste degli abitanti e, considerato il periodo di festività, la ditta riattivò l’impianto per un ulteriore mese”, spiega Fama che però aggiunge: “Da Gennaio 2017 ad oggi, l’intera contrada Badiazza è al buio, registrando la mancanza dei contatori elettrici asportati dall’Enel, senza alcun subentro annunciato in precedenza”.
Per questo, il consigliere sollecita l’amministrazione “ad avviare urgentemente tutte le azioni concrete necessarie per un concordato con l’Enel al fine di consentire la fornitura elettrica, a spese comunali, dell’impianto di contrada Badiazza, ove insistono circa 400 famiglie, un plesso scolastico, la chiesa Sant’Andrea apostolo e lo storico Monastero. Anche al fine di un’adeguata valorizzazione e di una possibile meta turistica – aggiunge il consigliere in chiusura – è stata chiesta l’attivazione di una nuova linea di trasporto pubblico che colleghi la Badiazza con il centro città, ma nonostante i pareri tecnici favorevoli, ancora tutto tace. “.