MESSINA. Ancora Atm. Non c’è pace per l’azienda trasporti, da un mese e mezzo in un vortice di numeri, accuse, attacchi, incroci e pure inchieste giudiziarie. L’ultimo capitolo lo scrivono i sindacati Ugl, Faisa e Orsa, che “ad adiuvandum” rispetto alla richiesta del Movimento 5 stelle di fare chiarezza sulla nomina  provvisoria del Direttore Generale ATM Domenico Guerrera che resterà in carica per i 30 giorni previsti dallo statuto aziendale (in sostituzione di Daniele De Almagro, sospeso dalle funzioni come provvedimento per l’indagine che lo riguarda nell’operazione Terzo Livello), chiedono sia fatta luce anche sui predecessori: lo stesso Der Almagro e Giovanni Foti, che poi dell’Atm diventò presidente.

“Lo statuto ATM all’articolo 19 prevede che il Direttore Generale è “nominato a seguito di pubblico concorso, bandito dal Consiglio di Amministrazione con l’intervento di almeno quattro Commissari oltre al Presidente”. L’articolo 23 recita: “Nei casi di vacanza temporanea del posto di Direttore, o di sua assenza prolungata, il Consiglio di Amministrazione deve affidarne temporaneamente le funzioni ad altro Dirigente dell’Azienda ovvero ad un Funzionario di primo livello, purché in via del tutto eccezionale e per periodi di tempo non superiori ai trenta giorni nel corso dello stesso anno solare”. Durante la legislatura del Sindaco Accorinti è stato nominato direttore generale Giovanni Foti che, in violazione del citato articolo 19, non ha mai effettuato il concorso pubblico ma è rimasto alla direzione dell’ATM dall’anno 2014 all’anno 2017, ben oltre i 30 giorni previsti nell’articolo 23 nei casi di vacanza temporanea del posto di Direttore. Simili dinamiche si sono rese concrete anche in occasione della nomina del direttore generale Daniele De Almagro, designato (?) alla direzione dell’azienda da Giugno a Maggio 2017, prima di vincere il concorso come previsto dallo Statuto. Gli incarichi conferiti per nomina a Giovanni Foti e Daniele De Almagro non hanno alcun sostegno normativo, nessun articolo del vigente Statuto ATM prevede l’attribuzione dell’incarico di Direttore Generale per semplice nomina, senza l’espletamento del concorso pubblico, se non per i casi limite esposti nell’artico 23 e solo per trenta giorni. Si rammenta che durante le direzioni Foti – De Almagro, sono state attuate importanti iniziative che fra l’altro comprendono promozioni con semplici ordini di servizio propedeutici alle carriere di alcuni soggetti giunti a livello dirigenziale che oggi, visto l’attuale stato di vacatio per la sospensione di De Almagro, avrebbero i requisiti per candidarsi alla carica di Direttore Generale. Alla luce di quanto esposto, ritenuto che gli atti amministrativi adottati da Dirigenti di un’Azienda strumentale all’Ente pubblico, la cui nomina potrebbe risultare illegittima, devono considerarsi viziati da nullità con effetto retroattivo, si chiede al Consiglio Comunale, al Sindaco e al Presidente del CdA ATM di rivedere i relativi atti amministrativi da cui si potranno desumere le motivazioni e i criteri seguiti per l’individuazione delle figure apicali (Giovanni Foti e Daniele De Almagro) che hanno diretto l’Azienda Pubblica ATM per quattro anni”.

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