MESSINA. Esplode la protesta di una delegazione di dipendenti dell’Atm, che domani, dalle ore 9 in poi, sosteranno dietro la porta del sindaco Renato Accorinti in attesa di essere ricevuti, minacciando uno sciopero della fame.

Alle origini del malcontento dei dipendenti della municipalizzata rappresentati dall’Orsa, che da tempo chiedono un confronto con l’Amministrazione, “la gestione autoritaria che vige in Atm, le anomale carriere veloci ad personam, il nepotismo e il tentativo di mettere il bavaglio alla protesta con atti ritorsivi nei confronti dei lavoratori, messi alle corde con una sequela di provvedimenti disciplinari e minacce di licenziamento”.

A finire nel mirino degli autisti e dei sindacalisti dell’Orsa è il primo cittadino della città dello Stretto, che con il suo “snobbante disinteressamento non ha fatto altro che elevare il livello dello scontro”, come si legge in una nota, indirizzata a Palazzo Zanca,  accompagnata da una “Richiesta di verifica urgente dei requisiti di sicurezza dei veicoli e dei luoghi di lavoro”, firmata dal legale del sindacato.

“La totale assenza di confronto – prosegue la nota – ci costringe a rivolgerci nelle sedi superiori per rappresentare le continue denunce in tema di sicurezza e dei diritti che in pochi conoscono. Sarebbe sufficiente dedicare pochi minuti del suo tempo prezioso per ascoltare i lavoratori e con l’autorevolezza che si confà al primo cittadino provare a risolvere la questione in house. Molti dei lavoratori che chiedono di essere ricevuti sono suoi elettori, hanno conosciuto il Renato Accorinti che faceva bandiera del diritto al dissenso, della garanzia democratica delle minoranze, della resistenza civile, hanno esultato quando sono stati rimossi i tornelli che a Palazzo Zanca tracciavano la distanza fra la politica e i cittadini… ma oggi si trovano distanti anni luce da un’Amministrazione che porge l’orecchio sordo al loro grido di allarme”.

Fra le denunce presentate dal sindacato, casi di conducenti costretti a non fermare il tram anche quando gli impianti di condizionamento e frenatura non sono in grado di garantire comfort e sicurezza all’utenza, assunzioni di soggetti con nomi uguali a personaggi presenti in azienda, in politica e nel sindacato, e selezioni per avanzamenti parametrali di cui si conoscevano i prescelti con abbondante anticipo.

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments