MESSINA. Che fine ha fatto la nuova società che dovrebbe prendere il posto dell’Atm, posta in liquidazione in fretta e furia a fine novembre con l’approvazione del “SalvaMessina”?  E’ l’oggetto dell’interrogazione di LiberaMe sottoscritta da tutto il gruppo consiliare e indirizzata al sindaco Cateno De Luca. Dopo l’approvazione del consiglio comunale della delibera per la messa in liquidazione dell’Azienda Trasporti di Messina e il si alla costituzione della nuova società di gestione del trasporto pubblico locale, denominata ATM S.p.A. in regime di “in house provinding”, ancora non si hanno aggiornamenti circa la situazione dell’Atm. Inoltre con una delibera di Giunta è stata anche autorizzata l’assunzione di 30 operatori a tempo indeterminato per sei mesi attraverso il ricorso a procedure di evidenza pubblica o in alternativa attraverso la collocazione delle unità di personale selezionate dalla società di lavoro interinale e regolarmente  ultimate nei mesi precedenti alla deliberazione consiliare, ma nessun bando è ancora uscito dagli uffici della ZIR.

A mettere sull’attenti sono stati i recenti accadimenti legati al servizio di trasporto pubblico, prima fra tutte la sospensione “in via sperimentale” di alcune corse del tram di Messina nelle giornate festive e domenicali, nonostante una tale precedente decisione fosse stata interrotta ai primi giorni del dicembre 2018. Come se non bastasse la mancata approvazione del Bilancio previsionale  2019 ha comportato a oggi la riduzione dei trasferimenti da parte del Comune di Messina a favore di ATM ai soli dodicesimi del precedente anno finanziario e tali riduzioni sensibilmente possono incidere sull’erogazione dei servizi di TPL come anche effetti possono avere sul pagamento degli stipendi dei lavoratori aziendali. Inoltre non sono stati nemmeno consegnati i nuovi automezzi di TPL con tecnologie a basso consumo energetico e a trazione elettrica, fermo restando che per il potenziamento del TPL cittadino servirebbe anche personale qualificato per poterli condurre.

Il gruppo di LiberaME chiede quindi che il Sindaco faccia chiarezza sulla nomina dei liquidatori dell’azienda speciale ATM e se sia stato avviato il percorso per la selezione dei lavoratori temporanei. Fondamentale anche che sia chiarito il rapporto economico e patrimoniale tra l’azienda in liquidazione e la nuova Azienda ATM S.p.a. Dopo la liquidazione dell’ATM, inoltre, bisognerà spiegare se le acquisizioni di automezzi, strutture, personale e risorse saranno effettuati a favore di ATM S.p.A. ovvero se vengano ancora corrisposti all’azienda speciale in liquidazione. Per far partire, poi, il servizio di trasporto su mezzi a TPL il primo cittadino dovrò indicare anche come si voglia procedere per la formazione e la qualificazione di personale interno al fine di renderlo idoneo alla conduzione dei citati mezzi elettrici.

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