MESSINA. Botta e risposta fra una rappresentanza dei dipendenti dell’Atm e il Comune di Messina dopo il mancato incontro di questa mattina, saltato per un impegno istituzionale del sindaco Accorinti. Come annunciato in un comunicato, i lavoratori, rappresentati dal sindacato Orsa, si sono presentati a Palazzo Zanca con l’obiettivo di essere ricevuti dal primo cittadino e denunciare “anomali eventi che ledono i diritti dei dipendenti” all’interno della municipalizzata (qui i dettagli), annunciando uno sciopero della fame nel caso in cui la loro richiesta di confronto non fosse andata a buon fine. Ricevuti dal segretario del Sindaco (che si trova a Roma per impegni improvvisi), i dipendenti hanno ottenuto dalla Segreteria del Comune la garanzia di un incontro in tempi brevi: una rassicurazione che li ha spinti ad interrompere la loro protesta in attesa del faccia a faccia.

La “tregua” è durata però appena qualche ora. Giusto il tempo di leggere una nota di precisazione scritta da Accorinti e dal vicesindaco e assessore ai Trasporti, Gaetano Cacciola, che riportiamo di seguito:

“Siamo disponibili ad incontrare i dipendenti nei prossimi giorni. Riguardo agli argomenti anticipati da Orsa alla stampa, l’Amministrazione comunale innanzitutto ricorda che i risultati eccellenti raggiunti in questi ultimi anni dall’Atm sono evidenti e riconosciuti dalla cittadinanza e dalla stragrande maggioranza dei dipendenti. Sono frutto di un lavoro competente, determinato e professionale del management dell’azienda e dell’Amministrazione, insieme all’impegno del personale Atm; non certo, come Orsa afferma, avvenuto grazie a finanziamenti di precedenti Amministrazioni. Peraltro in questo ultimo periodo il contributo annuo del Comune all’Atm è diminuito sensibilmente da 21 a 14 milioni di euro e quindi i risultati eclatanti derivano da una riorganizzazione aziendale e dall’impegno dei lavoratori, che hanno ritrovato l’orgoglio dell’appartenenza ad Atm. Per quanto riguarda le scelte aziendali, l’Amministrazione e il personale Atm evidenziano che in questi anni sono state correttamente improntate al criterio della professionalità e della meritocrazia, non certo ad altre motivazioni, come sostiene Orsa e come invece avveniva nel recente passato. Se la richiesta di questo sindacato è intesa a difendere il comportamento di qualche singolo che non ha correttamente svolto il proprio compito e non ha garantito il servizio, l’Amministrazione fa presente che continua e continuerà a fianco dell’azienda a difendere i principi della meritocrazia, del rispetto delle regole, del miglior servizio ai cittadini e della salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori”.

Immediata la replica del sindacato, che riportiamo integralmente:

“I lavoratori Atm che stamani hanno manifestato per essere ricevuti dal sindaco Accorinti non sentivano il bisogno di una risposta dell’Assessore Cacciola di cui già conoscono l’assoluta complicità con una direzione aziendale che lui stesso ha voluto ed è stata realizzata con la nomina diretta, sulla fiducia, dei Direttori Generali, evitando il canonico concorso previsto dallo statuto Atm. Se la meritocrazia di cui parla l’Assessore nella sua nota è quella delle nomine dirette che evitano la competizione fra candidati, allora siamo ancora più convinti che questi metodi torbidi vadano contestati con ogni strumento.

Gli avanzamenti per “atipica meritocrazia” in Atm non si limitano allo staff dirigenziale. Questa mattina i rappresentanti dell’Orsa  avrebbero denunciato e documentato al Sindaco le selezioni interne pro-forma di cui si conoscevano con ampio anticipo i “pre-scelti” per l’avanzamento parametrale, i lavoratori avrebbero esposto la strana coincidenza per cui molti nuovi assunti portano cognomi uguali a soggetti che orbitano in azienda, nella politica e nel sindacato; avrebbero chiesto spiegazioni delle ripetute promozioni senza selezione, avanzamenti di carriera per nomina diretta, con buona pace della meritocrazia nella bocca di tanti ma nei fatti di pochi.

Prima di parlare di “singoli che non adempiono il loro dovere” l’assessore Cacciola dovrebbe informarsi e spiegare all’utenza se un conducente che rientra un tram in deposito perché,  in piena stagione estiva, non funziona l’impianto di condizionamento, o peggio, è difettoso il sistema frenate, è un fannullone o un lavoratore responsabile che non espone a rischio l’incolumità dei passeggeri di cui è diretto responsabile.

Infine è veramente triste l’assunsione di paternità dell’Assessore che vanta il totale merito dei bus nuovi in città, i mezzi che circolano oggi a Messina  sono  frutto dei fondi del Ministero all’Ambiente che Messina era riuscita a intercettare nel 2007 e rientrano nei progetti del Pod, Programmi Operativi di Dettaglio. Quindi nessun miracolo, nessuna fenomeno, solo normale amministrazione di fondi che altri hanno intercettato.

I lavoratori dell’Orsa faranno tesoro dell’impegno del Sindaco a riceverli, non perderanno l’occasione per spiegare al primo cittadino che dietro tanta propaganda esiste poco meritocrazia e tanto nepotismo”.

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