MESSINA. L’Amministrazione comunale conta di raggiungere 267 posti per i bambini tra i 0 e i 3 anni entro la fine del 2021. E’ quanto ha dichiarato il vicesindaco Carlotta Previti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca per illustrare la situazione sugli asili nido in città, insieme ai progetti ammessi a finanziamento che porteranno 149 nuovi posti. Numero che rappresenta solo il 46% dell’obiettivo, in quanto la normativa europea e nazionale ha fissato come traguardo di posti disponibili almeno il raggiungimento del 33% (un terzo) della domanda potenziale. A Messina ci sono 1.775 bambini sotto i tre anni e quindi il target da raggiungere è 585 posti.

Erano 46, si legge sul documento, i posti disponibili fino a luglio 2018: 21 all’Asilo Suor Maria Giannetto e 24 all’Angolo del cucciolo. A giugno 2020, invece, a questi si sono aggiunti 48 posti all’asilo di San Licandro, 25 all’asilo nido aziendale “Lupetto Vittorio” e 9 all’asilo di Palazzo Zanca. Per un totale di 128. Questi ultimi nove posti, però, non sono ancora effettivi, in quanto vi era stato un problema riguardo l’Asp che non riteneva idonea un’area giochi. L’assessore Previti, comunque, li ha inseriti nel conteggio attuale annunciando una “imminente apertura”.

Eppure c’è un’altra incisione da fare sul conteggio dell’Amministrazione De Luca: l’asilo nido di San Licandro, quello con più posti, era aperto anche durante l’Amministrazione dell’ex sindaco Renato Accorinti (infatti la sua realizzazione risale alla sindacatura di Francantonio Genovese, nel 2007). E’ stato poi chiuso nella primavera del 2018 (quando c’era ancora Accorinti) per degli interventi di ristrutturazione che si sono prolungati fino a dopo l’insediamento della nuova giunta (qui la storia). Quindi, a conti fatti, prima c’erano 94 posti disponibili (46 più quelli di San Licandro) e di “nuovi” l’Amministrazione De Luca ne ha portati 80.

Questi, invece, quelli ammessi a finanziamento e la cui apertura è prevista entro la fine del 2021 (sono 148 posti in tutto):

Così si raggiungerebbe quota 267, che rappresenta il 46% dell’obiettivo fissato dal Consiglio europeo di Barcellona del 2002. Tutti, saranno così suddivisi sul territorio comunale (tocca l’immagine per ingrandirla):

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