MESSINA. Meno di cinque milioni e mezzo di download negli ultimi quattro mesi, per un totale del 9,9% di popolazione coperta. Questi gli ultimi dati sull’app Immuni, rilasciati dal Ministero dell’Innovazione, e riportati dal Sole 24 Ore, dal quale emerge che la Sicilia è ultima per percentuale di abitanti che hanno scaricato l’applicazione. che segnala il possibile contatto con i contagiati da coronavirus

L’Isola, infatti, è molto lontana dalla media nazionale: conta solo il 5,4% di accessi, e neanche una settimana fa presentava 114 nuovi casi di contagio, posizionandosi settima tra le regioni con maggiore incremento quel giorno (e comunque attestandosi nella stessa posizione, o vicina, nei giorni successivi).

A seguire, al penultimo posto c’è la Calabria, con il 6,4% di popolazione che ha scaricato l’app e subito prima la Campania, con solo lo 0,2% di punteggio in più (6,6%).

Neanche nelle regioni meridionali però la situazione sembra essere più promettente. Infatti, per quanto al centro si attesti una situazione migliore, con pochissime regioni al di sotto del 10%, al nord a superare di netto la quota sono solo la Liguria e la provincia autonoma di Bolzano, con il 15,1% di popolazione che ha scaricato l’app, la quota maggiore per una delle province con meno incrementi di casi nell’ultimo periodo.

Mentre la Lombardia, ancora nell’occhio del ciclone, per due mesi con numeri giornalieri a tre cifre di morti da covid-19, e fino all’8 settembre al primo posto per numero di contagi e per tamponi effettuati, è al 10,8%.

In tutto è stato stimato che il 14% della popolazione italiana in grado di farlo (quindi con uno smartphone adatto) ha istallato l’applicazione.

 

 

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