MESSINA. Slitta a maggio l’inizio del processo d’appello per l’alluvione di Giampilieri, la bomba d’acqua che nell’ottobre 2009 provocò 37 morti e decine di feriti colpendo pesantemente i territori di Giampilieri, Scaletta Zanclea e le frazioni Briga, Molino ed Altolia. Il procedimento vede imputati anche gli ex sindaci di Messina, Giuseppe Buzzanca, e di Scaletta, Mario Briguglio, condannati in primo grado a sei anni ciascuno. 

 L’udienza è stata rinviata essendo stata eccepita la complessità del processo. Nel frattempo sono stati interrotti i termini di prescrizione. Oltre che con la condanna di Buzzanca e Briguglio, il processo di primo grado si era concluso con l’assoluzione di 13 imputati. ll processo d’appello, invece, è nei confronti dei due ex sindaci di Messina e Scaletta Zanclea e di sette tra funzionari, tecnici ed ex amministratori.  

Per quanto riguarda alcune assoluzioni, infatti, sia la procura che la parte civile hanno presentato appello. In particolare la procura ha presentato appello soltanto per l‘assoluzione nei confronti di Salvatore Cocina, ex dirigente della protezione civile regionale mentre le parti civili ha presentato appello contro le assoluzioni di Alberto Pistorio, Giuseppe Rago, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro, Giovanni Arnone Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione e Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del Comune di Messina.

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