MESSINA. Verrà inaugurata nel pomeriggio di oggi, venerdì 15 dicembre 2023, alle ore 17.30, presso la Galleria di Arte Contemporanea Zancle Art Project, la mostra di arte urbana, “Urban Siciliology: un primo sguardo urbano a ciò che sarà”, dove sarà possibile ammirare le opere degli artisti contemporanei Giuliorosk, Kuma, NessunNettuno, Domenico Pellegrino e Igor Scalisi Palminteri. L’ esposizione organizzata da Giovanni Cardillo e Ivan Piccione della Zancle Art Project, con la collaborazione di Alessia Tommasini ed il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Messina e la Fondazione Architetti nel Mediterraneo, sarà visitabile fino al 20 gennaio 2024 e rappresenta l’ importante anteprima di tutta una serie di iniziative, organizzate per l’ appunto dalla Galleria Zancle nella città di Messina e non solo, che ruoteranno attorno al nuovo linguaggio artistico contemporaneo legato alla Street Arte e all’ Urban Art. Moderna, originale, audace e sovversiva. L’ arte urbana è tutto questo e molto altro. E’ un’arte multiforme, un grande contenitore di creatività urbana, dove, al suo interno, si trovano tutte quelle pratiche di libertà d’ espressione artistica, strettamente fini a sé stesse, oppure con intenzionalità o responsabilità civica o morale, che utilizzano lo spazio pubblico reale o virtuale che sia. Street art, graffiti, murales, writing, da tempo sono tutte forme di arte urbana, ormai, più che riconosciuta, richiesta, acclamata, ammirata e tutelata nel mondo. Dai muri, alle piazze, alle tele, alle stampe, agli stickers, alle live performance, l’arte urbana è diventata la forma d’ arte più espressiva e ricercata del momento. Ed uno dei suoi pregi più grandi, sicuramente, è l’immediatezza con cui riesce a comunicare. Una comunicazione schietta, concisa, e alla portata di tutti, a tal punto da diventare iconica e rappresentativa. Paladina di battaglie o più semplicemente uno scrigno di valori e sentimenti all’ aria aperta per risvegliare coscienze intorpidite, ma anche un modo semplice per celebrare la bellezza. L’ urban art, specialmente la Street Art, ha dei tempi tutti suoi, a volte è destinata al per sempre, altre è affidata al logorio degli agenti atmosferici, altre ancora all’ incuria dell’uomo, e spesso tende all’ effimero. Per non dire che, essendo, in quella che è indubbiamente l’era dei social network, la forma d’ arte più fotografata e soprattutto instagrammabile, è raggiungibile con un click regalando a chiunque il dono dell’ubiquità. I cinque artisti protagonisti di Urban Siciliology sono tutti siciliani, hanno stili, temi, e tratti, unici ma differenti, che si contraddistinguono per la decisa personalità ed il forte impatto visivo. Giuliorosk, alias Giulio Gebbia, classe ’88, è nato a Caltanissetta, vive da qualche anno a Palermo e l’arte, la cultura hip hop, e la bomboletta spray sono gli ingredienti essenziali di cui si è sempre nutrito. Insieme a Loste ha fatto rivivere i due magistrati Falcone e Borsellino con un murales che si affaccia sul porticciolo della Cala, ed il capoluogo siciliano è pieno di suoi iconici lavori, non ultimo il ritratto di “Gaia”, nel quartiere Sperone, realizzato per il progetto “Vorrei” di Cesare Cremonini. Mauro Micciari, in arte Kuma, è uno street artist, pittore, e fotografo messinese, e nonostante, adesso, viva a Torino da qualche anno, i suoi graffiti, e la sua inconfondibile tag, popolano da sempre gli angoli ed i muri della città della falce, fino alle pensiline, da lui realizzate per il progetto DISTRART. “Sono veramente contento – afferma Kuma – di ritornare con dei miei quadri a casa, e soprattutto un grande grazie va ai ragazzi che mi hanno contattato, nella speranza che riusciranno a dare sempre più colore alla città”. Con il messinese NessunNettuno, all’ anagrafe Niccolò Amato, invece, ci si tuffa nelle acque blu dello Stretto, tra creature marine fantastiche e leggende affascinanti come quella di Colapesce. Le sue “pittate”, le sue code di balena, ed i suoi occhietti, sono sparsi non solo nei luoghi più belli ed incantati della Sicilia, come nei mercati più chiassosi di Palermo, o nell’ Isola di Salina, dove nel porto di Malfa, ha realizzato un murales per la giornata mondiale degli oceani e la loro salvaguardia, ma anche in Europa e soprattutto in Spagna. Si cambia registro con Domenico Pellegrino, l’artista della luce, che magnifica la Sicilia e le sue tradizioni, fra patrimonio e futuro. Tra i suoi tanti lavori, certamente, le sue luminarie sono diventate icone contemporanee, come la Sicilia esposta sul fondo del mare di Lampedusa. Le sue opere sono state scelte dalla Disney per Star Wars, ha collaborato con Hermés e Dior, ed ha fatto delle luci delle feste patronali un suo nuovo e personalissimo linguaggio. Igor Scalisi Palmiteri, infine, è nato a Palermo dove è Maestro d’ arte all’ Accademia delle Belle Arti e la sacralità, ed i Santi, sono al centro della sua produzione. Artista eclettico, si esprime attraverso diversi linguaggi: pittura, scultura, fotografia, e video. Ha realizzato “San Benedetto il Moro”, in occasione dell’undicesima edizione del “Mediterraneo antirazzista”, all’ Albergheria di Palermo, e le sue opere, oltre che per le strade di Palermo, sono state esposte in Italia ed Europa, ed altre ancora vivono sui palazzi di Napoli e Milano, dove in piena pandemia, in zona rossa, ha dipinto un Sant’ Ambrogio con il volto di un apicoltore lombardo. Urban Siciliology rappresenta molto più di una mostra, in sé racchiude innovazione ed attenzione, riassume il profilo di una nuova generazione, e, nel bene e nel male, l’ anima di un ben preciso periodo storico di rottura, in un’esplosione di colori ed emozioni. La Galleria d’arte contemporanea Zancle Art Project, di cui Giovanni Cardillo è Direttore artistico, in via Legnano n.33, è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle ore 20.00. 

Come, quando e perché nasce la Galleria Zancle Art Project? 

La Zancle Art Project ancora prima di essere una galleria è un vero e proprio progetto culturale che, di conseguenza, avendo e trovando contatti con più soggetti, sia privati che istituzionali per varie ipotesi di progetti in tutta la Sicilia Orientale, dispone anche di uno suo spazio, e quindi di un luogo, che è per l’appunto quello della galleria. Il tutto nasce perché, da 12 anni circa, sono un collezionista che ama molto rapportarsi con gli artisti che conosce e colleziona, ma mi ha sempre dato un po’ fastidio il fatto che chiacchierando con loro mi venisse detto spesso che non avevano mai sentito parlare di artisti o gallerie messinesi. La svolta è, sicuramente, arrivata, un anno e mezzo fa, quando la mia strada si è incrociata con quella di Antonio Presti, con il quale adesso collaboriamo, che mi ha inserito e presentato a livello nazionale lanciandomi in un certo tipo di panorama dell’arte contemporanea e quant’ altro. Successivamente a Febbraio 2023 ho organizzato, come prova generale, così per partire, una mostra a cura di Maria Teresa Zagone al Circolo privato di Messina, giusto per capire come funzionava. Dopo un paio di mesi Ivan Piccione, della corniceria Piccione, avendo restaurato un locale accanto al negozio, mi ha contattato e dato che conosceva già da tempo il mio desiderio e la mia idea di realizzare una galleria, a quel punto abbiamo fatto due più due e così è nato il tutto. Ci siamo guardati in faccia come due amici che dicono “Sai che forse forse ci siamo e ce la possiamo fare?”. Ci siamo uniti in questo progetto, e da quel momento io ho messo giù tutta la mia rete di contatti. Il nostro obiettivo è quello di trattare prevalentemente arte contemporanea e street art, cercando di far diventare, e portare ad essere, la Zancle e la città di Messina un punto di riferimento all’ interno di quel grande e noto circuito, in cui sono inserite tante altre realtà sparse per tutte le altre città, dell’arte contemporanea e della Street Art. Messina merita ed ha bisogno di una qualcosa del genere, di presente, e forte, che abbia questo tipo di risonanza. La filosofia del progetto è, infatti, far inserire Messina nelle cartine della street art e dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale, ma ancor di più dare la possibilità ad artisti locali di accostarsi ad artisti già affermati ed arrivare a vedere pubblicato il proprio nome sulle riviste e nelle piattaforme più importanti del settore.  

Perché “Urban Sociology” e che valore ha per voi l’arte urbana?

Urban Sociology, con la sua arte urbana, rappresenta metà dell’anima della Zancle, insieme ovviamente al ramo dell’ arte contemporanea. Quindi questo per noi è un settore fondamentale, soprattutto perché abbiamo due street artist messinesi come Kuma e NessunNettuno. Il tutto, inoltre, coincide anche con un periodo particolarmente adatto dato che il 23 Dicembre, in collaborazione con il comune di Messina, parteciperemo all’ iniziativa “Immagina Messina”. Tra l’altro il Comune e l’Assessore alla cultura si sono dimostrati molto disponibili nell’ abbracciare le nostre idee e sposare la nostra causa, e probabilmente tutta la zona adiacente alla galleria verrà rivisitata con aree pedonali e quant’ altro. L’ arte urbana per noi è indispensabile, è forse l’espressione artistica più immediata. Questa mostra, nello specifico, curata da Alessia Tommasini, giornalista che scrive per le maggiori testate di arte, è un anticipo di quelli che saranno i lavori a cui ci dedicheremo e che proporremo nel 2024 a tema street art. Diciamo che è un prequel di quello che è un progetto bello corposo, spoiler: una collaborazione con la Cantina Barone Sergio, a Noto, creando dentro i loro spazi una galleria di street art e murales a cielo aperto. Da quando la Galleria Zancle ha aperto è stato bello vedere come ci sia stata già da subito una forte partecipazione ed un sentito coinvolgimento in città. Questo mi conferma che la voglia e la curiosità a Messina c’è, e che c’è gente che scalpita per conoscere nuove realtà, non autoreferenziali, ed avere a disposizione mostre ed artisti con cui confrontarsi. 

Innovazione e sostenibilità sono gli obiettivi dell’arte urbana. Messina può sostenere degli obiettivi così validi? 

Assolutamente si può. Speravo ci fosse un tessuto del genere, lo immaginavo, ma adesso lo so perché l’ho toccato con mano: esiste tutta una generazione, cioè la nostra, anagraficamente parlando, e spero anche quelle dopo, che è più che pronta, che scalpita per riuscire a trovare un punto di riferimento, come dire un cappello sotto cui ritrovarsi e sotto cui parlare di queste cose dato che ho visto tanta tanta tanta tanta tanta voglia e tanto tanta partecipazione. 

Arte Urbana in Sicilia: che rapporto c’ è tra street art e turismo? E cosa ne pensi dell’abbattimento del Distretto di arte urbana a Messina?

La Sicilia sta spaccando molto sotto questo punto di vista. Soprattutto Palermo è una vera e propria esplosione di arte urbana, basti pensare ai tre artisti che esporranno da noi e che si muovono nel palermitano con un curriculum veramente degno di nota. A Palermo c’ è veramente un gran fermento, anche a Catania ma Palermo è in cima. L’ arte da sempre muove le masse, fa da volano per tutto, e cammina di pari passo con il turismo. Perdere il distretto di arte urbana a Messina è stato un dispiacere, le opere presenti erano molto conosciute ed apprezzate, soprattutto tra gli esperti del settore, però la buona notizia è che a molta più gente di quella che sembrava è interessata la questione. E’ emerso che in molti apprezzavano tutti quei meravigliosi murales e questo vuol dire che, d’ ora in poi, sarà un crescendo nell’ accogliere iniziative simili sui muri della città. 

L’ arte urbana risveglia le coscienze e per praticarla serve un forte senso civico. Messina è pronta?

Assolutamente sì, tutti i cambiamenti non vanno spiegati e poi fatti accadere. Prima le cose si fanno e poi la gente si abitua. 

Tre cose che Messina deve avere, e tre cose che non deve avere, per essere e diventare una città a misura d’ arte. 

Avere: normalizzare nel fine settimana la presenza e la partecipazione ad eventi artistici e culturali, riuscire tramite questo a riconoscere cos’è valido e cosa non lo è a livello artistico, e deve assolutamente avere la voglia di confronto. Di conseguenza non deve avere: protagonismo ma ricordarsi di ricreare più senso di comunità, non deve essere autoreferenziale negli eventi che organizza, e non deve avere paura di aprirsi perché ha grandi potenzialità.

Qual è la soddisfazione più grande?

La soddisfazione più grande arriverà nel momento in cui la maggior parte dei messinesi gioirà dei risultati degli altri messinesi, perché, alla fine, questi sono i risultati di Messina. 

 

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