MESSINA. Verrà inaugurata questo sabato, 11 novembre, alle ore 18:00, la Mostra Collettiva di Arte Contemporanea in Videoesposizione “Alberart”, curata da Mamy Costa. In vista della Giornata Nazionale dell’albero del prossimo 21 novembre, saranno esposte 26 opere di artisti contemporanei provenienti da tutta Italia e dall’estero e una lettura iconografica  composta da 28 immagini di rappresentazione degli alberi nei secoli.

“Per la Giornata nazionale degli alberi – ha commentato la dottoressa Dominga Carrubba, tra i presentatori della mostra –  piove dentro a l’alta fantasia la storia di Cosimo Piovasco di Rondò, protagonista de “Il barone rampante”, scritto tra il ’56 e il ’57. Cosimo è il giovane che, all’età di 12 anni, a seguito di un litigio con i suoi genitori per avere rifiutato un piatto di lumache, esce di casa e si rifugia in cima ad un albero per non scendervi più. I rami degli alberi diventano strade di vita per Cosimo che impara a riconoscere come la staticità non è data da radici, ma dalla mancata disponibilità a cambiare modo di pensare e operare, così da rimanere nel proprio individualismo. Come il respiro di ogni albero si trasforma in respiro per ciascun essere vivente, così la vita del barone rampante è proiettata al bene della comunità, cambiando luoghi di osservazione nel saltellare da un ramo all’altro”.

Una lettura iconografica è stata invece esposta dal professor Massimo di Bella: “Gli artisti, nel tempo, hanno mostrato tutti gli aspetti ed i significati che di epoca in epoca ha assunto l’albero, infinite accezioni declinate in ogni ambito della vita umana, da valore di vita a elemento di bellezza, da simbolo di forza e durevolezza a immagine di fulcro spirituale nelle pratiche religiose, fino a simbolo esoterico (come nel caso della cabala). L’arte ha sempre mostrato ciò che con le parole è impossibile comunicare, l’origine più profonda e intima dell’animo umano si fondono con quelle del creato, della natura e dei suoi elementi che la compongono e la completano, svelando arcane simbiosi narrate nelle raffigurazioni della storia dell’arte, alla ricerca di un ponte tra umano e divino. Un viaggio infinito che ancora oggi affascina studiosi e artisti, alla ricerca di nuove interpretazioni e nuove rappresentazioni attraverso linguaggi e espressivi sempre più sperimentali, un viaggio ricco di metafore e riflessioni sul valore della vita che in questa era è messa ancora una volta alla prova.”

La dottoressa Costa propone infine una lettura più ambientalista, affermando: “Nel 2050 si prevede che il 70% della popolazione mondiale vivrà in città o comunque in aree fortemente urbanizzate. È dunque la fine della convivenza e di questo suggestivo rapporto con gli alberi, così come l’abbiamo conosciuto finora? La risposta potrebbe essere no, se lo sviluppo delle nostre città seguirà nei prossimi decenni le idee fondamentali dell’ecologia urbana. Pianificare in modo diffuso e omogeneo la presenza di alberi e altre specie verdi nella progettazione cittadina permetterebbe di mantenere le funzioni ecosistemiche  degli alberi stessi. Al contempo aiuterebbe anche a proseguire nella valorizzazione di alcuni aspetti cruciali per la vita in città: un arredo urbano piacevole, una pulizia dell’aria costante, il mantenimento della biodiversità e così via. Molto possono fare in questo senso le amministrazioni incaricate di pensare o ripensare il nostro modo di vivere e abitare nel prossimo futuro.”

La mostra sarà visibile tramite video, su tutti i social ed in galleria dal lunedi al sabato dalle 17.00 alle 19.00. La domenica su appuntamento.

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