MESSINA. l’Agenzia per lo sbaraccamento ha rappresentato il capolavoro politico di Cateno De Luca: nel giro di tre giorni è arrivata la delibera di consiglio comunale per la formalizzazione dell’Agenzia per il risanamento, il bando lampo per la scelta del consiglio d’amministrazione, la designazione del presidente, dei due consiglieri e dei tre revisori dei conti, la costituzione davanti al notaio e infine l’ordinanza per l’accertamento degli “effetti inquinanti ambientali degli ambienti di vita, ed effettuazione degli screening medico-sanitari della popolazione residente di risanamento”.
Però c’è chi, dietro la superficie, ha degli interrogativi: il Si Cobas, per esempio, che le sue perplessità le ha affidata ad una nota: “Ancora non si capiscono né i criteri, né i requisiti, (sempre che ce ne siano). Certamente capiamo gli impegni quotidiani del sindaco, ma questa corsa all’obiettivo fissato in tempi esageratamente brevi, senza mostrare alcuna sensibilità nel dare risposte a coloro i quali rischiano di perdere l’unico tetto sulla testa, anche se fatiscente, non ci piace. Questa condizione mette ansia, incertezza e anche sospetto. I cittadini apprezzano certamente un Sindaco determinato, ma non “determinato a tutti i costi” . La richiesta al Governo sull’utilizzo dell’esercito, non fa presagire nulla di buono. Pertanto riteniamo necessario insistere, nell’interesse di questi nuclei familiari, nell’ennesima richiesta di un Tavolo Tecnico, ma stavolta con il Sindaco, il Vice Sindaco, il Dirigente del Dipartimento Politiche per la Casa Domenico Signorelli, il Dirigente del Dipartimento Politiche Sociali Domenico Zaccone ed il nuovo Cda della A.Ris.Me, al fine di fare chiarezza sia su tutto iter che porterà allo sbaraccamento di fine Dicembre 2018, ma anche per soffermarci su un altra questione altrettanto importante, e che il Sindaco sta assolutamente trascurando, ovvero, la Graduatoria ERP, che a fine Maggio scorso ha chiuso con un bando nel quale sono state pervenute circa 1000 domande su 25 alloggi disponibili. Ancora ad oggi, al Dipartimento Politiche per la Casa, non è stata avviata alcuna valutazione delle domande al fine di stilare una graduatoria. Per non parlare delle centinaia richieste in deroga per l’alloggio di emergenza pervenute al Comune di Messina, e che ancora attendono. Ribadiamo ancora una volta che questi ritardi ingiustificati, infrangono quel barlume di speranza che le Istituzioni possano rispondere ai bisogni dei cittadini, inducendo chi è in condizioni di disagio economico e abitativo ad autorganizzarsi, e che in barba alle Circolari repressive del Governo, non ha nulla da perdere che le proprie catene. Pertanto, quando le Istituzioni dichiarano guerra al popolo, senza produrre soluzioni, il popolo insorge”.