MESSINA. Va bene l’entusiasmo per il viadotto Ritiro riaperto e la tangenziale interamente percorribile su due corsie, dopo dodici anni, ma l’autostrada A20 Messina-Palermo non è miracolosamente guarita da tutte le sue magagne, anzi: continua a essere una specie di percorso a ostacoli lungo e tortuoso.

Cinque tratti su un’unica corsia, e altrettanti cantieri, in appena 42 km, quelli che separano Boccetta da Barcellona Pozzo di Gotto, per di più nel periodo più “caldo” dell’anno, sia a livello climatico che di traffico, considerando i tanti turisti, al contrario dell’A18 Messina-Catania recentemente del tutto rinnovata, in cui, aperto al traffico il tratto della galleria di Letojanni, c’è un solo restringimento all’altezza di Giampilieri, con doppio senso di marcia

Per settimane il tratto più congestionato è stato all’inizio, a causa della corsia unica che oltrepassata la galleria Baglio conduceva alla galleria Telegrafo, in coincidenza con l’uscita e l’ingresso da Giostra, con inevitabili intasamenti, soprattutto nelle ore di punta. Un’odissea che ha avuto fine dalle 7:30 di giovedi 8 agosto, con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia prevista dal Cas e il ritorno su due corsie, dopo 12 anni.

La galleria Telegrafo, in particolare, è stato un mistero: la singola corsia in direzione Messina era giustificata dalla restrizione imposta per i lavori sul viadotto, mentre nella corsia per Palermo, dopo l’incendio di dicembre 2022, che ne aveva danneggiato la volta e l’asfalto, ci sono voluti tre mesi per riasfaltarla e rintonacare il tetto: da quel momento, fino a due giorni fa, è rimasta ad una corsia inspiegabilmente, senza che nessuno ci lavorasse anche solo un minuto in un anno e mezzo.

Archiviata “felicemente” la viabilità fino a Villafranca, rimane il resto: la situazione non migliora dopo il casello, con varie interruzioni per tutto il tragitto. Una costante ogni tot di kilometri, soprattutto tra Rometta e Milazzo, in cui i tratti di restringimento sono quasi uguali a quelli liberi da ostacoli: a questo, tra Barcellona e Patti, si sommano i restringimenti nei viadotti, una prescrizione di sicurezza che è stata imposta anni fa dopo la verifica delle (pessime) condizioni imposta dal ministero delle Infrastrutture (qui un approfondimento del 2022).

E al ritorno? Se dal casello di Ponte Gallo a Boccetta fila tutto liscio (anche perché nella galleria Telegrafo si viaggia su due corsie da qualche tempo), la tratta fra Barcellona e Rometta è tutta un continuo zig-zag fra i cantieri.

 

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