MESSINA. Una grande alleanza per l’economia sociale e la transizione ecologica. È la proposta che Federico Basile, sindaco di Messina e Gaetano Giunta, Fondatore della Fondazione Messina hanno lanciato oggi nel corso della conferenza stampa di bilancio della “Sci Fiction Economics Residency” organizzata dalla Fondazione e da Edgeryders con il patrocinio del Comune di Messina. La Residency, durata una settimana, ha messo insieme una ventina fra economisti, policy maker, artisti e scrittori per provare a immaginare, fra realtà e fiction, una Messina del prossimo futuro sostenibile sia sul piano sociale sia sul piano ambientale.
Il sindaco Basile in apertura dell’incontro ha tenuto a sottolineare: “di iniziative di questo tipo la Città ha molto bisogno anche per lanciare un messaggio di carattere culturale”.
“In genere la fantascienza, le narrazioni del futuro, estremizzano gli approcci economici dominanti, che hanno un carattere fortemente iniquo e predatorio, delineando mondi distopici”, ha detto Gaetano Giunta, Fondatore della Fondazione Messina. “E invece in questi giorni noi abbiamo voluto immaginare futuri eutopici: mondi più belli e realizzabili», ha sottolineato citando Giuseppe Giordano, prorettore dell’Università di Messina nonché presidente della Fondazione Horcynus Orca. E realizzabili seguendo modelli economici che non sono quelli attualmente dominanti, ovvero capitalismo e neoliberismo. “Il futuro possibile, del resto, nasce dalla capacità di costruire visioni: molti dei passi avanti che sono stati fatti nella storia non sarebbero stati realizzati se prima non fossero stati immaginati”, ha aggiunto. Da qui il lancio di “una grande alleanza nella nostra città fra i diversi soggetti per condividere orizzonti e ‘profezie’ e far crescere insieme forme di economie solidali, in parte già sperimentate proprio dalla Fondazione. E avendo come architrave nuovi approcci economici che puntino al contrasto delle diseguaglianze e alla lotta ai cambiamenti climatici”.
Una proposta condivisa dal sindaco Basile, il quale ha sottolineato come «all’avvio della Residency ho avuto l’opportunità di ascoltare analisi estremamente interessanti non solo sugli aspetti economici ma anche su quelli sociali, oggi più che mai determinanti, per una città come Messina che sta cominciando a cambiare e deve essere stimolata a rilanciarsi puntando sulle proprie capacità, che sono tante». È il caso, fra i molti, del Birrificio Messina, workers buyout di successo promosso proprio dalla Fondazione Messina. Una collaborazione costante, quella fra l’ente filantropico e la cooperativa, che a breve farà partire la produzione di nuove bioplastiche con le trebbie, gli scarti della lavorazione della birra, anche grazie alla partnership di Crossing, spin off dell’Università Cà Foscari di Venezia, e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina. «Se nel rilancio del territorio ognuno fa la sua parte, si possono fare grandi passi avanti. Anche partendo da visioni che possono divenire realtà», ha concluso Basile.
E del resto sono state varie le visioni emerse in questa settimana della “Science Fiction Economics Residency”, co-ideata con Egderyders, una comunità nata come progetto del Consiglio d’Europa e della Commissione Ue e poi divenuta impresa sociale e cantiere di idee a cui si deve il Science Fiction Economics Lab in cui economisti, autori di fantascienza, attivisti, funzionari pubblici si riuniscono on line usando la fantascienza per liberare la propria immaginazione economica e pensare mondi diversi da questo, ma non così diversi da non poterli realizzare in modo collettivo.
I partecipanti si sono divisi in tre gruppi di lavoro e hanno abbozzato la trama di veri e propri racconti con al centro una Messina del 2050 allineata con gli accordi di Parigi. Sono venute fuori alcune idee molto interessanti, tra cui un piano di transizione mediterraneo alimentato dall’energia solare e un sistema di cooperative sociali con la missione di rendere il patrimonio edilizio della città molto più efficiente dal punto di vista energetico e più accessibile.
“Per il nostro Lab abbiamo pensato a Messina perché è un laboratorio di avanguardia per quanto riguarda le sperimentazioni sociali, climatiche ed economiche» ha spiegato Nadia Alter, cofondatrice di Edgeryders. “In questo la Fondazione Messina ha già realizzato una sorta di utopia e sta mettendo in campo sperimentazioni che possono essere replicate in altre parti della Sicilia e del Mediterraneo. Con loro abbiamo trovato una forte consonanza di valori sul piano artistico, culturale, economico, imprenditoriale: il giusto contesto in cui ‘calare’ la nostra immaginazione e pensare a scenari futuri”.
Ora la comunità del SciFi Economics Lab perfezionerà le trame da cui saranno prodotte narrazioni. Fumetto, romanzo, cortometraggio: la forma è da valutare, ma il processo è partito.