MESSINA. La notizia della querela da parte della giunta di Federico Basile a Gaetano Sciacca, leader del comitato Messina 3S, a causa dell’esposto presentato dal comitato sui parcheggi d’interscambio e verifica sismica” che, secondo l’amministrazione avrebbe “atteggiamento diffamatorio” e “profili di procurato allarme ingiustificato e ingiustificabile”, ha dato il via a un effetto domino di comunicati, provenienti dalle aree d’opposizione esterne al consiglio comunale.
Il primo comunicato di solidarietà a Sciacca è arrivato da Rete Civica Partecipazione a nome di Marcello Scurria, con cinque righe di comunicato: ” Esprimo la mia sincera solidarietà a Gaetano Sciacca, cittadino attivo e instancabile nel suo impegno civile e valente professionista tecnico. Prima ancora che l’esposto-denuncia venga archiviato, il Comune presenta querela contro il cittadino, utilizzando fondi pubblici. Una compagine politica in affanno si è avventurata su un terreno scivoloso e pieno d’insidie”, concludeva la breve nota.
Più lunga e articolata quella della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino: “Esprimo piena e convinta solidarietà all’ingegnere Gaetano Sciacca, Presidente del Comitato Messina 3S, destinatario di una querela da parte dell’amministrazione Basile. L’ingegnere Sciacca ha esercitato un diritto sacrosanto: chiedere conto della sicurezza di opere pubbliche realizzate sopra i torrenti. Di fronte al silenzio ostinato da parte degli uffici competenti, l’esposto rappresenta l’unico strumento rimasto al cittadino per ottenere risposte. Qualcuno spieghi al Sindaco Basile la differenza sostanziale tra una denuncia e un esposto: confondere la richiesta di accertamento dei fatti con un attacco personale è indice di scarsa cultura istituzionale o, ancora peggio, espressione di una mentalità che pensa di silenziare il dissenso ricorrendo all’azione legale. Ancor più grave è l’utilizzo di risorse pubbliche per questa operazione. Non si comprende perché, pur disponendo il Comune di un’Avvocatura interna con professionisti qualificati, il Sindaco ritenga lecito attingere al bilancio comunale per incaricare un avvocato esterno, addossando il costo di questa operazione per silenziare il dissenso sulle tasche dei cittadini. Se Federico Basile si sente leso nell’onore per le legittime perplessità sollevate da un comitato civico, lo faccia a spese sue. Usare le casse comunali per tentare di zittire chi pone questioni di sicurezza pubblica è un metodo che respingiamo con forza e che qualifica chi lo adotta”, conclude Musolino.



