MESSINA. «Il 4 settembre 2025 ha rappresentato una data a dir poco storica per la città ed in particolare per il Villaggio di Camaro San Paolo. Sotto il ponte dell’ex ferrovia, dove una volta sorgeva una fitta baraccopoli, completamente rasa al suolo, si è consumato il passaggio delle aree, dalla Struttura Commissariale per il Risanamento al Comune di Messina e contestualmente l’ affidamento dei lavori da parte dell’Amministrazione Comunale alla ISECO, società capogruppo affidataria dei lavori, per la realizzazione di un parco attrezzato. Un progetto che prevede la realizzazione di spazi verdi, arredi urbani, strutture sportive, sociali, ricreative. Insomma, un nuovo volto per Camaro San Paolo. Fatta questa premessa, ci duole purtroppo constatare che tutto è fermo a quel 4 settembre» a commentare lo stato dell’area Alessandro Cacciotto, Presidente della Terza Municipalità e Libero Gioveni Capogruppo al Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia-
«Le aree -dichiarano Cacciotto e Gioveni- sono rimaste tali e quali erano al tempo della consegna. Si tratta di un fatto inaccettabile, commentano i due esponenti di Fratelli d’Italia. Tre mesi di assoluta inerzia ed un rigoroso silenzio di Palazzo Zanca. I lavori, finanziati con i fondi pinqua, si dovrebbero concludere entro Giugno 2026 ma di questo passo la vediamo dura.
Ci auguriamo innanzitutto che non siano a rischio i fondi pinqua, legati a delle precise tempistiche, ed auspichiamo che la Ditta inizi urgentemente i lavori. Il quartiere ha bisogno di spazi di riqualificazione e le chiacchiere ed i nastri lascino il posto alla concretezza dei fatti»




