MESSINA. E’ stato registrato dopo un ricovero al Papardo il primo caso di infezione da virus West Nile: lo ha comunicato la stessa azienda ospedaliera con un comunicato. “L’approccio multidisciplinare nel trattamento dei pazienti che afferiscono all’Ospedale Papardo ha consentito l’individuazione del virus West Nile e il conseguente trattamento terapeutico nei tempi utili”.
Il West Nile è un virus che provoca una malattia denominata: la Febbre del Nilo Occidentale, trasmessa all’uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Sebbene l’infezione sia spesso asintomatica o si manifesti come una sindrome influenzale, in casi più rari e in persone anziane e/o affette da altre patologie, può portare a gravi complicanze neurologiche come meningite o meningo-encefalite.
“Dopo 6 giorni di febbre al proprio domicilio, il paziente arriva al Pronto Soccorso segnalando febbre, emicrania e rigidità nucale, sintomi che a primo impatto fanno ipotizzare un’encefalite, tuttavia successivamente il paziente viene esaminato dal dr. A. Albanese, Direttore U.O.C. Malattie Infettive, il quale dopo varie indagini, eseguite anche grazie agli esami di laboratorio effettuati nell’ UOC di Patologia Clinica, diretta dal dr. Falliti Giuseppe, giunge alla diagnosi di West Nile mettendo subito il paziente in terapia farmacologica in zona di isolamento e attivando tutte le procedure previste dalle direttive ministeriali in materia”, ha concluso la nota.