MESSINA. Oltre ottanta sigle, tra comitati, collettivi, partiti, sindacati e associazioni, “per un corteo inclusivo e partecipato in cui tutti sono benvenuti”. E’ quanto immaginano gli organizzatori del corteo per dire no al ponte che prenderà il via oggi alle 18 da piazza Cairoli, e che giunge immediatamente dopo l’ok del Cipess, il comitato interministeriale di programmazione economica, al progetto definitivo dell’opera, e all’annuncio dell’apertura dei cantieri “entro l’estate”, come già annunciato più volte in precedenza, dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Tra gli argomenti più caldi, il consumo idrico destinato alla grande opera, il riconoscimento da parte del governo di Giorgia meloni del valore strategico militare del ponte, gli espropri (quelli conosciuti e quelli “nuovi”, in zona sud), la crisi umanitaria a Gaza. Durante la presentazione della manifestazione, tre giorni fa al Comune, Federico Alagna, a nome dei collettivi che sfileranno aveva spiegato che “Forse il ponte non si farà, ma i cantieri partiranno. Anzi, il ponte lo stanno già facendo: ogni volta che si toglie un capitolo di spesa da sanità o istruzione, e si destinano al ponte, significa che lo stanno già facendo”.
Il percorso, a causa dei lavori in viale san Martino, sarò diverso dal solito: i manifestanti partiranno da piazza Cairoli verso via Tommaso Cannizzaro, per poi tornare indietro lungo via centone, percorrerla in direzione sud, svoltare a destra per un breve tratto di via Geraci, proseguire lungo via Cesare Battisti, girare in via Primo settembre per arrivare a piazza Municipio.