MESSINA. “Per i 70 anni dalla Conferenza che pose le basi per l’Europa unita, non è passato inosservato il nome scelto per accompagnare, nelle comunicazioni istituzionali, le commemorazioni di questo anniversario”. Così Armando Hyerace e Valentina Martino, segretario provinciale Pd e presidente dell’assemblea provinciale democratica, dopo la scelta di titolare l’evento “Commemorazione per il 70esimo della Conferenza di Messina e Taormina, spostando il focus anche su Taormina, e su cui erano intervenuti anche i consiglieri comunali del PD (qui l’articolo).
“Abbiamo scelto di non trasformare subito la questione in una polemica pubblica, perché questo è un momento solenne che merita rispetto. Ma rispetto significa anche evitare di piegare tutto alla propaganda, arrivando perfino a riscrivere la storia per fare marketing politico – spiegano – Come Partito Democratico, abbiamo colto subito il carattere grottesco di quest’operazione di immagine che, come troppe iniziative dell’asse De Luca–Forza Italia, svilisce aspetti importanti della nostra città e, stavolta, anche della sua storia».
«Per questo, già nei giorni scorsi, ci siamo mossi con la nostra rappresentanza parlamentare per chiedere al governo, che di queste celebrazioni è parte attiva, di spiegare pubblicamente perché si sia deciso di rinominare la storica Conferenza di Messina in Conferenza di Messina e Taormina – E non è solo una questione di forma ma anche di sostanza (assodato che la forma è sostanza!): neanche un dibattito, in questi giorni, si svolge a Messina. Tutto a Taormina».
«Comprendiamo il tentativo dei governi centrale e regionale di fare un favore all’amico (loro), sindaco del comune ionico, amico noto più per il marketing che per l’amministrazione, ma non accettiamo che si possa stravolgere la memoria storica in questo modo, mortificando così Messina», concludono.