MESSINA. Il Comitato ex Sanderson, in collaborazione con la famiglia Pugliatti, organizza una mattinata di approfondimento e di riflessione con docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dell’Università di Messina, dell’Università di Catania e rappresentanti della Fondazione MeSSInA, sull’importanza storica, architettonica, etnoantropologica e ambientale della fascia costiera di Tremestieri e Pistunina.
Al centro dell’incontro pubblico, che si svolgerà domani, dalle 9:30, saranno la storica Villa Pugliatti con il suo agrumeto, l’area della ex industria agrumaria Sanderson e l’area archeologica di Villa Melania.
“L’obiettivo – spiegano i promotori – è quello di sviluppare proposte di conservazione e riuso dei siti in una chiave sostenibile e innovativa, che faranno parte di un dossier mirato a rafforzare la difesa di questo importantissimo sistema territoriale, contro le scelte di pianificazione e progettazione pubblica che rischiano di cancellarlo”.
“Sul fondo agricolo della residenza storica di Pistunina – prosegue la nota – risulta pendente un ricorso presentato dal Comune di Messina, per chiedere l’annullamento del vincolo storico ed etnoantropologico posto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Siciliana nel Dicembre 2024. Il Comune vorrebbe far annullare il vincolo per far spazio alla piattaforma logistica del Porto di Tremestieri. Il fondo Pugliatti rappresenta una rara sopravvivenza del paesaggio agricolo che caratterizzava la fascia costiera della zona sud prima del boom edilizio e commerciale.
L’area Ex Sanderson, in attesa del trasferimento della proprietà dall’ESA al Comune di Messina, a breve sarà interessata da un primo intervento di messa in sicurezza, che il Comitato ex Sanderson ha chiesto di effettuare da quando si è costituito: un intervento che non sarà sicuramente definitivo, ma che servirà a mitigare il rischio per la salute di chi abita in prossimità dell’area. La Regione vorrebbe trasformare l’area Ex Sanderson in un centro fieristico congressuale, ma il Comitato, che da tempo sostiene la necessità di ascoltare i territori nei quali sorgeranno le opere di riqualificazione, ha consegnato al Comune di Messina il risultato di un percorso di ascolto della cittadinanza della zona sud, che sostiene una visione alternativa di rigenerazione dell’area.
Villa Melania è un’area archeologica di circa 20 mila mq, scoperta negli 90 durante i lavori per la realizzazione di un complesso edilizio e commerciale. Si tratta di un sito di grande importanza sul piano storico, archeologico e topografico di età tardo imperiale romana e di fasi abitative posteriori d’età bizantina. L’area, a seguito del fallimento dell’impresa costruttrice è stata posta sotto sequestro per decenni. Nel 2018 è stata messa all’asta per 4 milioni 785 mila euro. Da allora la Pro Loco Messina Sud ha lanciato un appello affinché la Regione Siciliana eserciti il diritto di prelazione, come previsto dal Codice dei Beni Culturali”.
Sabato 7 Giugno, dunque, i cancelli di Villa Pugliatti di Via Consolare Valeria 209, a Pistunina, saranno aperti alla cittadinanza, a partire dalle 9.30. La mattinata si aprirà con una visita guidata del fondo oggetto del vincolo, verso cui si è opposto il Comune di Messina. Successivamente, all’interno della Chiesetta di S. Francesco di Contrada Ospizio, si svolgerà l’incontro/dibattito moderato da Giuseppe D’Avella, che sarà aperto dai saluti di Padre Luigi Saladino e da Carmelo Pugliatti, uno dei proprietari del fondo; a seguire gli interventi di Ivan Tornesi, Cristina Sciarrone, Maria Teresa Di Paola, Michela D’Angelo, Luciana Caminiti, Maria Rossana Caniglia, Nino Sulfaro, Laura Saija, Giuppi Sindoni, Domenica Farinella.
A fine giornata, l'”Aperipugliatti“, un rinfresco a cura del Comitato Ex Sanderson, con il supporto dell’Atelier di tesi “Lost in transition – Paesaggi produttivi e patrimoni industriali. Storia, conservazione, riuso” degli studenti del corso di laurea di Architettura dell’Università di Reggio Calabria, coordinato dal professor Nino Sulfaro.