MESSINA. Riceviamo e pubblichiamo un contributo dell’artista Linda Schipani, che racconta il breve tour nel centro storico in compagnia di Vittorio Sgarbi, in città nel finesettimana per il 70° anniversario della Mostra di Antonello del 1953.
“L’irresistibile fascino della Barchetta Fiat ha catturato anche Lui, il noto critico d’arte, onorevole Vittorio Sgarbi, che uscendo dalla Chiesa di San Francesco dopo la visita al Palacultura, vedendola lì, ha detto “Io vado con Lei!”.
Inizia così il mini tour della città in cabriolet. Per non fare infrazione sul Boccetta si passa dalla via San Giovanni di Malta, e qui c’è la chiesa: “stupendo torna indietro un poco”, scende, la guarda e risale veloce: ci aspettano. A destra l’acquario di Messina è in manutenzione e poi questa è la Prefettura e là c’è Nettuno di spalle, come scrive Maria Costa: “Nittunu, salutamo u Dio du Mari ddà mplalatu a prifittura cu’di natiche umpuppati sana sana li malati”.
Ed ecco la villa Mazzini, con una splendida vegetazione e la vasca delle tartarughe. Inizia il Corso Cavour e “ferma, ferma, cos’è quella targa?” “Qui è nato Giuseppe Seguenza…”, e già infatti siamo a Largo Seguenza e un po’ più avanti c’è la mia scuola. Questo è il teatro Vittorio Emanuele, sempre visto di spalle, ma ora saliamo dalla chiesa Sant’Antonio Abate e via Romagnosi per passare davanti alla chiesetta San Tommaso e poi – non solo a Milano e Napoli – c’è la galleria Vittorio Emanuele, anche qui a Messina…. Vero?
“Fammi scendere”, “certamente”, ma solo dall’ingresso principale, piazza Antonello: qui il Palazzo dei Leoni e quella fu la Loggia dell’Arte voluta da Lucio Barbera, “l’hai conosciuto vero?”, “Si, certo!”.
Entra in galleria e i ragazzi del Burger King lo salutano affettuosamente, risale subito in auto, andiamo al Monte Di Pietà per una rapida sbirciata insieme a tutta la troupe che lo stava aspettando e poi si va a Piazza Basicò. Ecco la Rampa della Colomba che conduce a Montalto, santuario edificato su volontà della Dama Bianca e qui l’installazione delle Sirenidi voluta da Lucio Barbera e progettata da Antonello Bonanno Conti con l’intervento di tanti artisti. Sulla targa legge tutti i nomi, non resisto e gli indico il logo del Soroptimist, le targhe le ho messe io che sono la Presidente del Club Messina. Poi saliamo fino all’opera di Carmelo Pugliatti con la colomba in gabbia ‘the end’ ma prima guarda la sirenide bianca e dice “Bella”, sarebbe dovuta essere interpretata da Mariella Marini ma morì quell’anno, quindi resta qui in memoria di Lei e anche di come erano le opere originariamente. Avrei voluto mostrargli anche il piccolo giardinetto di Montalto, piccolo gioiello con un verde prato recuperato dagli allestimenti natalizi del Comune, ma dobbiamo correre verso Cristo Re dove c’è il Sindaco che lo attende.
Piccola, passeggiata per godere del panorama di Messina e poi via alla Marina, niente caffè ma una carezza alla coda della balena, “è di Antonello” e lui “lo avevo riconosciuto”, e si incammina verso quel battello della guardia costiera che lo attende per raggiungere rapidamente l’aeroporto di Reggio…
“Bella Messina, ma com’è possibile che non c’è un motoscafo privato come a Venezia e in tutte le città di mare?”. Rimedieremo, intanto abbiamo fatto il giro in Barchetta.