MESSINA. Istituire un corridoio umanitario diretto tra Ucraina e Italia e nominare Messina “città inclusiva” per permettere alle famiglie che vogliono, di ospitare i profughi. È la proposta, con primo firmatario Alessandro Russo del Pd, sottoscritta da tutto il gruppo e votata all’unanimità dal consiglio comunale, avanzata oggi dall’aula e diretta al commissario straordinario Leonardo Santoro per permettere anche alla Città dello Stretto di attivarsi negli aiuti.

«Chiediamo di fare voti -scrive in una nota il consiglio comunale- per il tramite della Deputazione nazionale messinese, affinché il Governo italiano, al fine di mettere al riparo i numerosi minori che sono ospitati presso gli orfanotrofi ucraini e i bambini che sono stati assegnati alle famiglie italiane ma sono in attesa di trasferimento, avvii procedure di snellimento delle procedure, affinché si possa procedere al trasferimento dei minori interessati alle famiglie adottive o alle famiglie che siano disponibili all’affidamento internazionale di minori.»

« Di dichiarare -continuano- la Città di Messina quale “città inclusiva” per i profughi che scappano dalle violenze belliche in Ucraina, attivando ogni canale utile, col Terzo Settore, con le reti sociali territoriali, con le parrocchie e le associazioni di volontariato e assistenza, con le famiglie che vogliano autonomamente, all’accoglienza di profughi ucraini, assicurando loro assistenza, cura e sostegno materiale durante il periodo della permanenza nella Città di Messina.»

«Di attivare un pubblico avviso per le famiglie messinesi che intendano cooperare con le attività di assistenza ai profughi ucraini -scrivono-  fornendo assistenza, contribuendo alle operazioni di accoglienza e di primo soccorso, dando disponibilità ad accoglienza presso di loro. E di localizzare presso strutture comunali non utilizzate diversamente e da individuare dei punti di ricovero e di accoglienza per il primo soccorso dei profughi che dovessero essere accolti nella Città di Messina, coordinando le attività di soccorso con il Terzo Settore e la Messina Social City. »

«Chiediamo – continuano- di inserire la Città di Messina nelle attività di accoglienza, primo soccorso e ospitalità che l’ANCI e il Governo italiano dovessero avviare nei prossimi tempi per dare soccorso ai profughi ucraini.»

 

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