CATANIA. Ancora una volta la Sicilia diventa il centro nevralgico delle operazioni della Nato: l’attuale crisi ucraina ha spinto negli scorsi giorni la Nato ad inviare dei droni per sorvolare il territorio ucraino. Come è già successo in passato per operazioni in Siria contro l’Isis, i droni dell’alleanza atlantica sono partiti dalla base aeronautica militare di Sigonella, che gode della vicina infrastruttura strategica “Muos” (mobile user object system) di Niscemi, che facilita la comunicazione tra terra e drone dalla Sicilia. Presso la base militare siciliana, infatti, sarebbero presenti sette droni: cinque in dotazione alla Nato, due agli Stati uniti d’America

L’escalation militare, però, si è avvertita anche nelle scorse settimane quando la flotta russa è transitata a meridione delle acque territoriali italiane per far rotta verso al base navale russa in Siria e poi verso il Mar Nero, mentre a largo della costa calabra orientale si tenevano varie esercitazioni navali della Nato. Invece, tutt’ora è in corso un’esercitazione militare del Patto Atlantico lungo il confine meridionale dell’Europa. Secondo il board militare di Bruxelles, si tratterebbe di una simulazione annuale denominata “Dynamic Manta” che vede impegnati quattro sommergibili e undici navi di superficie con basi logistiche tra Augusta e Sigonella.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments