VULCANO. Dopo le eruzioni dello Stromboli, fa parlare di sè anche Vulcano. Già da ieri notte infatti sull’isola si registra un’intensa attività vulcanica che ha prodotto anche un denso fumo che fuoriesce dal cratere.

Il fumo al momento è visibile anche dalle telecamere dell’INGV ma non è stato diramato nessun allarme.
Alle 18:00 è prevista una diretta con comunicazioni riguardanti i provvedimenti della protezione civile.
Intanto per il momento, in via precauzionale sono state sospese le escursioni sul cratere.

L’ultima eruzione del Vulcano risale a 133 anni fa. Nella notte tra il 2 ed il 3 agosto 1888, preceduto da un forte boato e accompagnato da tremore del suolo, dal cratere di Vulcano cominciò a sollevarsi un fumo denso attraversato da scariche elettriche ed iniziò un lancio di massi dalle notevoli dimensioni su tutta l’isola.

Questa eruzione è l’evento tipo che ha portato all’introduzione del termine attività “vulcaniana”: eruzioni con esplosioni molto forti, emissione di dense nubi di ceneri e frammenti di lava in stato quasi solido (Mercalli, 1907) con grandi bombe a crosta di pane (lanciate nell’88-90 non solo in area craterica, ma anche fino alla zona ora occupata da Vulcano Porto).

Dall’ultima eruzione Vulcano si trova in uno stato d’intenso degassamento, che avviene da un campo fumarolico di media temperatura (100°C<T<450°C) nella porzione settentrionale del cratere della Fossa. Manifestazioni idrotermali di bassa temperatura (100°C) sono invece presenti nella zona del Faraglione e della Baia di Levante. Nel 1916-1927 e 1988-1995 si sono osservati due notevoli aumenti delle temperature dei gas fumarolici, rispettivamente fino a 623°C e 700°C. Nella “crisi” più recente, i sistemi di monitoraggio hanno anche rilevato attività sismica e deformazioni dell’edificio vulcanico.

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