MESSINA. Dopo le polemiche, i commenti e un’interrogazione della deputata all’Ars di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, anche l’ex presidente della IV Municipalità, Francesco Quero, interviene sulle condizioni in cui versano le autostrade siciliane, affondando duramente il colpo, con una lettera, sulla politica e sul Consorzio Autostrade siciliane. la sua lettera nasce da un’esperienza diretta: in un post su Facebook Quero ha raccontato la disavventura di percorrere, di sera e con la pioggia, domenica, l’A18, riuscendo per miracolo ad arrivare a destinazione con la macchina sana, mentre altri non sono stati così fortunati. “Ho preso tre buche profonde 20 cm e solo per miracolo non ho investito e spaccato il copertone. Davanti a me ho visto due poveracci fermi con il triangolo“. Quanto basta per fargli prendere carta e penna e menifestare il suo disappunto.
Di seguito la lettera integrale:
“Le condizioni dell’autostrada Messina – Catania sono vergognose e indecenti. Una situazione di dissesto, di pericolosità e di ammaloramento per cui oggi in tanti, tra assessori regionali, parlamentari regionali, sindaci, dirigenti e tecnici del CAS dovrebbero provare vergogna. Mentre in Italia giustamente si parla da mesi della revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia per le sue inefficienze, in Sicilia dinanzi all’evidente fallimento del CAS non si pensa di fare altrettanto: dell’autonomia regionale, preferiamo tenere in piedi la possibilità di creare carrozzoni pubblici gestiti più o meno direttamente dalla politica che li rende degli stipendifici e dei centri di potere. Credo che pagare un pedaggio per percorrere una trazzera come questa autostrada sia un vero e proprio ladrocinio. Sarebbe a questo punto decisamente più corretto eliminare il pedaggio fino a quando l’autostrada non sarà messa nuovamente in condizioni di efficienza e di piena sicurezza: tra frane, voragini, deviazioni infinite e manto stradale pericoloso, oggi non è così. Solo dopo averla sistemata seriamente, si potrebbe tornare a chiedere un pedaggio”.
Alle polemiche, però, ha risposto il direttore generale del Cas, Salvatore Minaldi, specificando che i disagi si sono verificati in tratti di strada interessati dai lavori solo più in là, e non in quelli già stati soggetti ad interventi: “Le buche si sono create nella parte di autostrada in cui è previsto che interveniamo, ma no nelle tratte già completate. Del resto, se fosse stato un manto perfetto non avremmo investito 18milioni di euro per ripavimentare la A18 da Messina a Fiumefreddo”.
“Abbiamo un accordo quadro che ci consente di intervenire immediatamente, ovviamente in condizioni meteo favorevoli, perché con la pioggia non è possibile eseguire questo tipo di lavori – specifica Minaldi – Prime misure urgenti, compresa la parzializzazione della carreggiata e la messa in sicurezza. Dove abbiamo già eseguito i lavori è tutto in regola. Le buche, invece, si originano proprio perché è necessario intervenire sugli strati più profondi, senza limitarsi ai tappetini superficiali. Per questo si tratta di manutenzione straordinaria e per questo è stato avviato un appalto così importante, al di là di polemiche alimentate ad arte da qualcuno“.
“L’auspicio è che prima dell’estate, quando il traffico solitamente aumenta sulle autostrade, buona parte dei lavori siano già stati eseguiti“, conclude il direttore generale del Cas, aggiungendo che: “A Giostra si sta lavorando con fermento e determinazione, di recente abbiamo avuto un breefing con l’impresa, che implementerà ulteriormente la manodopera“.