PALERMO. «Dovremmo diffondere le immagini di una terapia intensiva e il dolore di tanti familiari che hanno visto andare via i loro parenti». A dirlo, provocatoriamente, è l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza nel corso di una visita al presidio Usca dell’Asp di Siracusa, che si rivolge indirettamente ai tanti no-vax, ai negazionisti e a chi schiera contro la campagna di vaccinazione avviata ufficialmente qualche giorno fa in tutta Italia, Sicilia compresa.
«Penso che ci voglia una sensibilizzazione molto forte sull’importanza del vaccino – ha affermato – Sarebbe sbagliato pensare di convincere le persone con la forza, bisogna che tutti comprendano quanto sia importante riprendere una vita normale magari riuscire a levarsi questa mascherina fra qualche mese e riuscire a riabbracciare i propri cari».
Obiettivo della campagna è quello di sottoporre al vaccino circa 3,5 milioni di siciliani entro metà settembre, ovvero tutta la popolazione under 16, per ottenere la cosiddetta “immunità di gregge”. Il primo step prevede la fornitura di 45.825 dosi a settimana (47 scatole da 195 fiale) a partire dai primi di gennaio. I primi beneficiari saranno gli operatori sanitari e gli anziani ospiti nelle Rsa. Già da febbraio dovrebbe toccare poi agli ultraottantenni e i soggetti più fragili. A marzo e aprile via quindi alla vaccinazione di massa, con il coinvolgimento degli over-60, delle forze dell’ordine, degli impiegati degli uffici pubblici e del resto della popolazione.