MESSINA. “Il Piano Regolatore del Porto approvato dal CRU, anche se basato su elementi non più attuali, è comunque uno strumento più aggiornato del precedente che risaliva agli anni ’50 ed è ricco di positivi indirizzi per la tutela delle nostre vere ricchezze. Il Patto per la Falce, pensato e realizzato dalla precedente Amministrazione e disprezzato dal Sindaco De Luca, è stato alla base del percorso che ha portato all’approvazione del PRP”.

A scriverlo, in una nota, è MessinAccomuna, che aggiunge: “Il CRU, così come aveva fatto in precedenza la commissione di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ha recepito pienamente il Patto della Falce, ne ha esplicitato e promosso i principi e li ha estesi alla rada San Francesco; anche in quell’area, infatti, sono state ridotte le volumetrie e assegnate precise prescrizioni per la tutela del paesaggio”.

Il laboratorio di partecipazione civica, in conclusione, attacca anche il sindaco De Luca: “Gli atti ufficiali e non i post su FB, dicono che nell’ultimo anno l’Amministrazione per il PRP non ha fatto assolutamente nulla, anche perché non poteva fare nulla, visto che il Piano era in fase di valutazione da parte degli organi competenti e non poteva essere modificato. Come già per il porto, la via Don Blasco, il Bisconte Cataratti, il risanamento edilizio e altro ancora, il lavoro fatto negli anni scorsi ha consentito ancora una volta al Sindaco e ai suoi assessori di mettersi le piume dal pavone”.

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