MESSINA. Si torna a parlare di Autorità Portuale. Dopo le dichiarazioni del vicepresidente delle regione Calabria e presidente in pectore della futura Autorità di Sistema di Gioia Tauro, Francesco Russo, che ha auspicato l’accorpamento dei porti siciliani con Gioia Tauro, invitando i siciliani a “fare squadra”, ieri Luigi Di Maio si è espresso sulla volontà di risolvere l’annosa questione: “Lo faremo con una norma e poi eliminando il commissariamento dell’autorità portuale”.

A commentare le parole del Ministro del Lavoro è “Capitale Messina“, che in una nota si appella al gruppo messinese dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.

«Vorremmo capire meglio – scrive il presidente dell’associazione Gianfranco Salmeri – cosa si intende per eliminare “il commissariamento di Gioia Tauro” e risolvere “l’annosa questione tra Messina e Gioia Tauro”. Perché le soluzioni sono due: la prima è quella di proseguire sulla strada tracciata dalla riforma Del Rio e procedere d’imperio all’accorpamento, sopprimendo quindi l’Autorità portuale peloritana; la seconda è quella di modificare la legge di riforma dei porti, introducendo una sedicesima Autorità portuale con sede a Messina. Tertium non datar. La prima ipotesi, quella dell’accorpamento con Gioia Tauro, riteniamo che sarà difficilmente percorribile: il Governo regionale di Musumeci ha dichiarato più volte la propria contrarietà al progetto, così come il neo Sindaco De Luca; ma è stata la città tutta, a dimostrare in questi anni una tenace volontà di difendere la propria Authority, e mai e poi mai i messinesi subiranno questa inaccettabile mortificazione delle prospettive di sviluppo del proprio sistema portuale. La seconda ipotesi è quella che auspichiamo, perché il sistema portuale della città metropolitana di Messina, costituito da cinque porti, lo ricordiamo, grazie ai propri numeri, ha assolutamente dignità di Autorità di Sistema Portuale autonoma».

«La strada da percorrere, quindi, è quella della modifica della legge, “con una norma” appunto. E non ci sarebbe nulla di più naturale – conclude la nota – che il gruppo messinese dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, da sempre a favore della sopravvivenza della nostra Autorità, se ne facesse carico, esercitando pressione politica sul Ministro alle Infrastrutture Toninelli, appartenente al medesimo movimento, perché si restituisca alla città ciò che si è cercato di sottrarle».

 

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