MESSINA. Inizia dalla città dello Stretto il tour siciliano di Mario Adinolfi, che presenterà a Messina il suo ultimo libro “O Capiamo O Moriamo”. L’appuntamento è fissato alle 17 all’Oratorio S. Paolino Vescovo di via Nazionale, a Mili.
Il direttore del quotidiano “La croce”, nonché presidente nazionale del movimento politico “Popolo della Famiglia”, si sposterà poi in serata alle Ciminiere di Catania e domani ad Avola.
“O Capiamo O Moriamo” più che un semplice libro è una sorta di manifesto programmatico del movimento politico “Popolo della Famiglia” – di cui Adinolfi è presidente nazionale – che si presenterà alle elezioni 2018: tra le tematiche in primo piano, la difesa della famiglia tradizionale, della vita e della persona. “Il nostro no al gender, no alla distruzione della famiglia naturale, no al business dell’utero – spiega Nicola Di Matteo, coordinatore nazionale del movimento, che accompagnerà il giornalista nel suo tour – è un invito a riscoprire le nostre radici e a capire dove l’occidente sta sbagliando. Il Popolo della Famiglia è un progetto politico in crescita come hanno dimostrato i risultati in relazione ai soli comuni in cui ci siamo presentati. Dobbiamo continuare a essere uniti e a crescere, solo così arriveremo in Parlamento e non affideremo più la rappresentanza cattolica a coalizioni ambigue che non ci rappresentano, come dimostrato pochi giorni fa dalla approvazione della legge biotestamento”.
CHI È ADINOLFI. Giornalista, politico, giocatore di poker e blogger, Mario Adinolfi si è schierato più volte in passato contro la surrogazione di maternità, le adozioni gay, la stepchild adoption e ogni forma di unione omosessuale, sebbene in varie occasioni antecedenti al 2013, anno della sua uscita dal Partito Democratico, aveva aperto alle unioni civili. Divorziato e fervente cattolico, ha espresso anche posizioni contrarie alla legalizzazione della cannabis, nei confronti dell’eutanasia e degli animalisti (“Gli animali non vanno in paradiso, non hanno anima” ,”Gli occhi del vitellino non mi commuovono, preferisco la scaloppina cucinata bene”).
resterà un mistero come si possa essere contemporaneamente oltranzista cattolico e divorziato e risposato a Las Vegas e giocatore di poker
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