MESSINA. «L’8 marzo quest’anno cade nel cuore dell’emergenza Coronavirus e nonostante cortei e manifestazioni siano vietati, adesso più che mai è il momento di mantenere alta la guardia, fuori dalla retorica di molti, in difesa dei diritti delle donne contro ogni forma di violenza di genere. Continuano ad aumentare drammaticamente, infatti, i femminicidi nonostante il 2020 sia stato l’anno dell’entrata in vigore della legge “Codice rosso”, pensata per arginare il fenomeno, e siano state inasprite le pene per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti. A questo si aggiungono altri aspetti non secondari della disuguaglianza di genere: il tasso di disoccupazione maschile e femminile nonché la disparità salariale continuano ad essere tra i più alti in Europa con caratteristiche peculiari del lavoro femminile quali precarietà, minore accesso alle figure apicali e crescita del part-time involontario. Si impone un cambiamento culturale che passi anche attraverso il sostegno ai centri donne Antiviolenza, strutture fondamentali a supporto delle donne vittime di violenza». È quanto scrive in una nota il Cedav Onlus di Messina, che da 32 anni opera sul territorio cittadino accogliendo le donne, promuovendo una cultura non violenta, informando e formando personale specializzato a supporto di una rete di intervento che renda più efficiente l’opera di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

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