MESSINA. I risultati sono quelli attesi: Luigi Genovese (Forza Italia) sbanca e si aggiudica i voti di 106 sezioni, Franco De Domenico (Pd) si conferma l’outsider che ottiene il risultatone a sorpresa, con il primato in ben 72 seggi, gli altri si accontentano delle briciole.
La mappa del voto in città premia i 7545 voti di Genovese ed i 6272 di De Domenico, che insieme sommano quasi i 2/3 delle sezioni totali e lasciano a Cateno De Luca (Udc) la “vittoria” in 18 sezioni: vittoria contesa dall’omonimo, Antonino De Luca del M5s, che di sezioni se ne aggiudica 16. Cateno De Luca il suo successo lo ha costruito soprattutto agli estremi nord e sud della città, Giampilieri, Briga e Pezzolo da un lato, e Salice dall’altro: villaggi che, unico tra i candidati di grido, ha battuto palmo a palmo in campagna elettorale. Un dato curioso è che dove Cateno De Luca ha ottenuto buoni risultati, le urne hanno premiato anche Antonino De Luca, e viceversa: questo potrebbe far sospettare “scambi di persona” da parte degli elettori, che comunque, qualora ci fossero stati, non hanno avvantaggiato o penalizzato nessuno dei due candidati, entrambi eletti all’Ars.
Essendosi aggiudicato più sezioni, non stupisce vedere Genovese un po’ dappertutto, ma dove la vittoria si è costruita è soprattutto nella cintura sub-urbana, i “villaggi”, mentre man mano che ci si avvicina al centro è De Domenico a prevalere, che conquista anche la litoranea nord.
Buone le affermazioni di Valentina Zafarana (M5s), vincitrice in 12 sezioni anch’esse in centro, e da mangiarsi le mani gli otto seggi elettorali conquistati da Giuseppe Grioli, che all’Ars non è riuscito però ad approdare nonostante l’ottimo risultato personale, soprattutto a Zafferia, suo rione d’origine.
Beppe Picciolo (Pdr) se ne aggiudica dieci, di sezioni, sparpagliate per la zona centro-sud, mentre Giovanni Ardizzone (Ap), pur con risultati molto sotto le aspettative, vince a Larderia, borgo in cui è nato, ma anche a Gesso, Ortoliuzzo e San Saba. Idem per Nino Germanà, vincente in appena quattro sezioni. Per il resto, exploit sporadici: due seggi per Elvira Amata alle Masse, Matteo Sciotto vince una sola volta, al seggio speciale del lebbrosario, sebbene con due soli voti, e per una volta ciascuno sono risultati i più votati Letteria Sciuto (Ap), Leonardo Russo (M5s) e Alessia Currò (Pd).
Le sei mappe con tutte le zone della città (da visualizzare possibilmente nella versione desktop, o cliccando sull’immagine da cellulare) e di seguito l’elenco completo delle 254 sezioni cittadine, con i candidati più votati e le relative preferenze.
1) Da Giampilieri a Tremestieri (clicca sulla foto per ingrandire)
2) Da Zafferia all’ospedale Piemonte (clicca sulla foto per ingrandire)
3) Il quadrilatero Villa Dante, Camaro, Gravitelli e il Tribunale (clicca sulla foto per ingrandire)
4) Il centro storico: dal Duomo all’Annunziata (clicca sulla foto per ingrandire)
5) La litoranea fino a Torre Faro (clicca sulla foto per ingrandire)
6) I villaggi della zona nord (clicca sulla foto per ingrandire)
Di seguito l’elenco completo delle 254 sezioni cittadine, con i candidati più votati e le relative preferenze. Dal cellulare scrolla verso destra per visualizzare l’intera tabella
[infogram id=”85ac07ff-5409-4992-9a0d-0477942c9c98″ prefix=”SUy”]