MESSINA. Il MuMe, museo regionale di Messina, raddoppia le presenze in un anno, e passa dai 19.252 visitatori del 2016 ai quarantamila del 2017, con il picco di 3500 all’inaugurazione di metà giugno, ed i mille delle domeniche ad ingresso gratuito, e visite triplicate, rispetto all’anno precedente, durante l’estate, nei mesi immediatamente successivi al completamento di tutti gli spazi museali.

Il gran numero di presenze del 2017 è stato ovviamente agevolato dalla definitiva apertura di tutti i 4500 metri quadrati espositivi del 17 giugno, che hanno fatto seguito alla prima e parziale inaugurazione di dicembre del 2006, in cui i metri quadrati visitabili diventarono 2000, ovvero il Settore Archeologico e l’Ala nord con il Manierismo, la “piazza” del Montorsoli, i due dipinti del Caravaggio e la selezione dei seguaci locali di quest’ultimo

Per anni, infatti, il museo è stato fruibile solo in parte, con incrementi “modulari” della superficie espositiva: i lavori, iniziati nel 1984, si completano in una prima parte nel 1995, poi si succedono ulteriori interventi, terminati nel 2013, dopo un finanziamento dell’Unione europea di tre milioni di euro. Seppur pressochè integralmente ultimato, tuttavia, l’edificio apre al pubblico solo il 9 dicembre 2016 in maniera parziale, per poi aprire tutti gli spazi  il 17 giugno scorso.

Sono così tornati fruibili i dipinti di Antonello, il “Polittico di San Gregorio” e la tavoletta bifronte con la “Madonna col Bambino e un francescano orante” e il “Cristo in pietà”, acquistata nel 2006 alla Christie’s di Londra e a fine maggio esposta a Taormina in occasione del G7. Oggi, i percorsi didattici sono scanditi cromaticamente: Medioevo blu, Primo Rinascimento verde, Rinascimento giallo, Manierismo rosso, Caravaggio e caravaggeschi bruno, Seicento viola, Settecento arancione, Ottocento rosa.

Quarantamila visitatori sono molti o pochi? Dipende. Molti rispetto a quelli che il museo ha avuto fino ad oggi, pochi a livello generale: secondo la classifica dei quaranta musei e siti archeologici siciliane più visitati durante il 2016, i quarantamila del museo lo piazzerebbero in ventunesima posizione, esattamente a metà graduatoria. Nel 2016, i ventimila visitatori gli avevano fatto guadagnare una non troppo lusinghiera 35ma posizione (e 53mila euro di incassi). In prima posizione si trovava il Teatro Antico di Taormina: quasi 750mila visitatori, incasso superiore ai 5 milioni e 700mila euro.

Il museo sarà visitabile anche durante le feste: Natale, santo Stefano, Capodanno.

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