Municipio, Palazzo Zanca

 

MESSINA. Non ci sarà nessuna selezione per il passaggio dei lavoratori dalle cooperative all’Agenzia Messina Social City: avverrà tutto per transito diretto: chi, a qualsiasi titolo, ha lavorato in questi anni per le coop che si spartivano gli appalti per i servizi sociali, sarà assunto nella nuova partecipata che il comune di Messina sta varando. Cinquecento e più dipendenti, per il più grande condono occupazionale che la città abbia mai visto (e probabilmente vedrà mai).

E’ stato deciso nel corso di un incontro a Palazzo Zanca tra l’assessore ai Servizi sociali Alessandra Calafiore ed i sindacati, in cui è stato comunicato che i lavoratori transiteranno per direttissima, senza alcuna selezione, tramite l’articolo 37 del contratto collettivo nazionale di lavoro delle cooperative sociali (transito dei lavoratori col “cambio appalto”, che prevede il passaggio diretto, e alle stesse condizioni, dei lavoratori già in forza sull’appalto alle dipendenze dell’impresa subentrante, nel caso in cui l’organizzazione e le attività oggetto dell’appalto restino invariate).

“Marcia indietro dell’amministrazione De Luca”, la definisce la Cgil,  che “ha ritenuto più opportuno seguire le indicazioni fornite dal Segretario Generale, Rosanna Carrubba, in totale disaccordo con quanto ipotizzato dall’esperto nominato dal sindaco, Salvatore Cianciolo, in occasione dell’ultimo tavolo sindacale, ovvero il passaggio dei lavoratori mediante avviso pubblico. La sensazione avuta è che la mano destra non sappia cosa faccia la sinistra”, spiega un comunicato.

“Sotto il profilo tecnico – continua la nota – pur ribadendo la nostra totale condivisione all’operazione dell’internalizzazione dei servizi, non possiamo non constatare la totale improvvisazione nel modus operandi dell’Amministrazione, che prima stabilisce una linea e poi vira verso altra direzione. Con quale conseguenza: creare scompiglio tra i lavoratori, che nelle ultime 48 ore non hanno fatto altro che attendere la pubblicazione degli ormai famosi avvisi di selezione. Considerando, tuttavia, l’enorme importanza del tema, che coinvolge una vastissima platea di lavoratori, auspichiamo, soprattutto in vista dell’incontro del prossimo 28 gennaio in occasione del quale dovranno essere discussi i criteri per l’accesso alla famosa “seconda lista” (o bacino di recupero) per le sostituzioni, che l’Amministrazione tenga la barra dritta rispetto alle decisioni che verranno assunte in quella sede, senza ulteriori e improvvisi cambi di fronte”.

Non l’hanno presa bene nemmeno gli altri sindacati, Cisl, Uil e Orsa, che a vario titolo hanno espresso disappunto. Plaude alla scelta, invece, il “Movimento spontaneo dei lavoratori”

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