MESSINA. Un cittadino su tre, circa 43mila persone su un totale di 135mila contribuenti, a Messina guadagna in un anno una cifra compresa fra 0 e 10mila euro. È quanto si evince dai dati forniti dal “Dipartimento Finanze open data”, che fa i conti in tasca ai messinesi analizzando la distribuzione per classe e fonte di reddito, ma anche i dati sul lavoro e l’andamento del tasso di disoccupazione.

I numeri, riferiti al 2016, mostrano come la classe prevalente in città viva con un massimo di 833 euro al mese, in lieve crescita rispetto agli anni precedenti. A crescere è però anche il numero di contribuenti nelle classi da 26.000 a 55.000 euro (+6,65%), da 55.000 a 75.000 euro (+3,08%) e da 75.000 a 120.000€ (+2,89%). Diminuiscono i invece i due “estremi”, con un 5,9 % in meno di “Paperoni” con entrate superiori ai 120mila euro e quasi il 32% meno di i cittadini privi di reddito, appena 691 a fronte dei mille del 2012.

Rispetto all’anno precedente cresce invece il numero di contribuenti con reddito da lavoro dipendente (+1,8%), mentre è significativa la diminuzione del numero di redditi da lavoro autonomo (-11,83%).

Complessivamente, su quasi 135mila contribuenti, il reddito medio è a pari a 19.460 euro: una cifra che fa di Messina il comune capoluogo, in Sicilia, in cui si guadagna di più, come si evince dai dati diffusi dal ministero dell’Economia relativi all’imponibile 2017, quindi ai redditi del 2016.

Per meno di cento euro (Palermo è seconda con 19.385 euro), Messina si conferma capoluogo siciliano col più alto reddito pro capite. Terza si piazza invece Siracusa, con 18.420 euro. E Catania? Solo Quarta, con 18.123 euro di reddito medio.

Nella provincia di Catania, però, ci sono i tre comuni siciliani più ricchi in assoluto: San Gregorio (23.654), Sant’Agata li Battiati (23.563), Aci Castello (21.484): i tre comuni circondano il capoluogo, quindi sono da considerarsi i “quartieri residenziali” dei più ricchi tra i catanesi. In provincia di Messina, invece, c’è il comune più povero della Sicilia: Capizzi, con un reddito medio che non arriva a diecimila euro (9.624)

 

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[…] Una situazione determinata dall’asfittica economia cittadina, (solo in parte) dalle conseguenze del Covid ma anche dagli insostenibili prezzi di affitto di tanti locali, che in alcune zone raggiungono i 40 euro mensili al mq (con punte di 50). Significa che per una bottega di 150 mq, un eventuale imprenditore deciso a investire in città dovrebbe sostenere una spesa di 6mila euro ogni mese. Senza considerare utenze, personale e i costi fissi di gestione. Un vero e proprio “salasso” che non sempre è possibile affrontare, soprattutto in una città priva di turismo (fatta eccezione per i croceristi) e in cui… Leggi tutto »

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[…] MESSINA. Quasi nove messinesi su cento usufruiscono, direttamente o indirettamente, del reddito di cittadinanza. Sono gli sbalorditivi numeri della misura di sostegno economico e di contrasto alla povertà, che in provincia di Messina “campa” quasi un cittadino su dieci, in un territorio in cui non ha un lavoro un giovane su cinque, ha smesso di cercarlo uno su tre, e nel capoluogo la maggior parte degli abitanti sopravvive con uno stipendio procapite massimo di 833 euro al mese. […]