MESSINA. Meno di una settimana dopo la pubblicazione della delibera di giunta che contiene lo schema di convenzione per lo sfruttamento dello stadio Franco Scoglio di San Filippo, arriva quello per il “campo” Giovanni Celeste, storica roccaforte del Messina calccio (prima Acr e poi Fc) e teatro dei ricordi calcisticamente più belli della città, e per la piscina Cappuccini, recentemente al centro di una polemica e con la società che la gestisce piena di debiti nei confronti del Comune.

Gli uffici del dipartimento allo Sport hanno praticamente ricalcato in copia carbone lo schema del Franco Scoglio, e lo hanno riproposto per i due impianti cittadini, con pochissime modifiche. la più importante è che, contrariamente a quanto previsto per lo stadio di San Filippo, il vincitore della concessione (non vincolata ad alcun risultato sportivo e la cui durata non è indicata nella delibera, e andrà concordata in sede di gara), non potrà effettuare alcuna trasformazione urbanistica di parte delle aree di pertinenza dell’impianto sportivo, per proporre attività complementari e coerenti a quella principale.

Come per il “Franco Scoglio”, anche per piscina Cappuccini e stadio Celeste l’affidamento in concessione dovrà venire a mezzo convenzione, con aggiudicazione tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tenga conto di un progetto di investimenti per il miglioramento degl’impianti.

In sede di delibera, la durata della convenzione non è stata ancora stabilita, e dovrà essere individuata con decorrenza dalla data di sottoscrizione della convenzione,e sarà vincolata ad una verifica costante da parte dell’amministrazione sul complessivo andamento della gestione, “in relazione agli impegni assunti dal concessionario e dal grado di soddisfazione degli utenti”.

Per autofinanziare le sue attività, il soggetto affidatario oltre a percepire tutte le entrate derivanti dall’utilizzo del complesso, può anche svolgere in intesa col Comune attività diverse, ma la convenzione dovrà obbligatoriamente prevedere le penali per garantire il puntuale adempimento degli obblighi statuiti. Non dovranno comunque risultare pendenze debitorie del soggetto affidatario nei confronti del Comune, che nel corso della gestione potrà comunque effettuare ampliamenti, lavori, e migliorie delle strutture sportive affidate in concessione.

Altri obblighi: il soggetto affidatario si farà carico della manutenzione ordinaria, straordinaria, e dovrà fornire adeguata polizza fideiussoria per garantire la puntuale osservanza degli oneri e degli obblighi, dovrà garantire la gestione complessiva dell’impianto sportivo secondo le caratteristiche dello schema di convenzione, corrispondere un canone di concessione anno al Comune, accollarsi tutte le spese riferite alle utenze, e garantire all’amministrazione l’utilizzo gratuito degli impianti per un numero congruo di giornate annue, adottare sistemi e tecnologie di ecosostenibilità per il fabbisogno energetico della struttura, provvedere all’omologazione annuale degli impianti, gestire l’impianto in assoluta trasparenza e l’imparzialità nei confronti di tutte le associazioni che ne faranno richiesta.

Nello schema di concessione, non è previsto alcun vincolo legato ai risultati sportivi, ma nelle clausole contrattuali, il Comune ha facoltà di recedere unilateralmente dal contratto “per giusta causa”.

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