Messinesità elevata a potenza: la sagra della braciola al Muricello

 

C’è qualcosa di più messinese delle braciole (anzi, delle “braciolettine”)? Si, c’è la focaccia, ma non sottilizziamo. E c’è qualcosa che smuove il messinese più di una sagra, con la possibilità di ingurgitare pantagrueliche quantità di qualsiasi cibo? No, non c’è.
Il Quattro Calici, locale che ha trovato posto al mercato del Muricello ed è specializzato in “vino e gastronomia urbana”, ha combinato i due capisaldi dell’esistenzialismo messinese in chiave culinaria, e ne è venuto fuori con la “Sagra dell’involtino alla messinese”: un trionfo di carne , “mollica” e formaggio il cui risultato è superiore alla somma delle parti, ed è responsabile del 78% degli equivoci linguistici del messinese in trasferta, che magari si siede in un ristorante da qualsiasi altra parte del mondo, vede sul menù “braciola” e già pregusta di riempirsi il piatto con quei cinque/sei spiedini (il minimo sindacale), per poi restare deluso a morte, visto che nel mondo inconsapevole la “braciola”  è un semplice taglio di carne, e non l’incarnazione dello spirito della Falce e del Peloro.
E quindi braciole a volontà al Quattro Calici: si inizia alle 20, si finisce alle 23, il largo La Corte Callier, al mercato del Muricello.
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