MESSINA. Il sindaco Cateno De Luca chiede al Premier Giuseppe Conte di “sospendere o esentare per tutto il territorio nazionale il pagamento delle bollette per servizi come acqua, gas, rifiuti, luce e canone rai”, ma il Governo ci ha già pensato, e sta già preparando una bozza del decreto che emanerà ad Aprile dove prevede la sospensione di Imu, Tari e degli altri tributi locali ( quindi non luce e canone Rai) fino al 30 novembre, compensata da un’anticipazione di liquidità da Cassa depositi e prestiti con lo Stato nel ruolo di garante di ultima istanza per andare in soccorso alla cassa degli enti locali che decideranno lo stop, e che potrà essere definito direttamente in giunta senza l’obbligo di passare in consiglio.

La notizia l’ha data il Sole 24 ore, da stamattina in edicola e dalle 7 online, e Cateno De Luca due ore fa, ha postato un aggiornamento sul suo profilo facebook in cui dà al premier Giuseppe Conte un suggerimento (“Presidente del consiglio dei ministri, se lei vuole basta un colpo di penna”, scrive) al quale il governo ha già pensato.

“Perché come è stato fatto per gli undici comuni dell’originaria zona rossa, non si fa altrettanto per il resto d’Italia? Volere è potere: basta un suo colpo di penna per dare concreto respiro alle tasche di milioni di cittadini allo stremo delle forze, fiaccati non solo dal virus, ma anche da una burocrazia che impedisce un sostentamento diretto. Meglio avere immediati benefici che elemosine di Stato, che comunque passano dalle pastoie burocratiche”, ha scritto De Luca, al solito molto polemico, e come è accaduto anche in occasione dell’annuncio o della pubblicazione delle ordinanze, con una bizzarra sincronia con quanto già in cantiere a livello nazionale (o regionale, per altri casi). Tra l’altro, già parecchi altri comuni avevano disposto la sospensione dei tributi locali.

In cosa consisterà il decreto “Aprile” nel quale saranno contenute le sospensioni ai tributi? Lo spiega il Sole 24 ore: Secondo lo schema pensato dal Governo, saranno i Comuni e gli altri enti territoriali a decidere se sospendere i tributi locali, sia per ragioni di autonomia tributaria che di conti, visto che in gioco ci sono i 10 miliardi dell’acconto Imu di giugno, almeno 5 miliardi delle prime rate della tariffa rifiuti e circa 2 miliardi legati ai tributi “minori” come l’imposta di pubblicità o l’occupazione del suolo pubblico. Mentre non è ancora chiaro cosa si farà dei circa 2 miliardi di Imu che le imprese dovrebbero pagare a giugno allo Stato per la “quota erariale”, dato che coprire ex ante un blocco generalizzato non sarebbe semplice, in un decreto che tra mille difficoltà prova a superare i 30 miliardi e andrà finanziato in larga parte a debito, (e che vedrà almeno 11 miliardi assorbiti dalle misure di sostegno al reddito e dagli ammortizzatori sociali il cui costo è esploso).

Subscribe
Notify of
guest

2 Commenti
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
Antonino cicala
Antonino cicala
30 Marzo 2020 17:03

BOLLETTE LUCE CI STANNO DISTRUGGENDO.

messinese stanco
messinese stanco
31 Marzo 2020 10:48

Ormai non sa più cosa inventarsi pur di farsi notare… Sempre più deludente