MESSINA. Grazie anche alle informazioni fornite da alcuni migranti, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Messina e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza che hanno atteso lo sbarco dei 158 migranti dalla nave O.N.G. Aita Mari, arrivata ieri al molo Norimberga, sono riusciti ad identificare i presunti scafisti, sottoponendoli a fermo.

Si tratta di N.S., cittadino del Gambia di 23 anni, e di un cittadino della Guinea di 14 anni. Entrambi sarebbero saliti a bordo dell’imbarcazione senza alcuna costrizione o minaccia e senza aver fatto parte del gruppo di migranti precedentemente detenuti nella casa libica in attesa della partenza e, pertanto, considerati gravemente indiziati di aver commesso atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato dei cittadini extracomunitari.

Le versioni di coloro che sono stati ascoltati come testimoni, infatti, sono risultate attendibili e hanno consentito di ricostruire quanto avvenuto prima della partenza. In alcuni casi, i migranti, dopo aver pagato una somma di denaro, sono stati trasportati in Libia dove hanno trascorso alcuni giorni in attesa di intraprendere il viaggio verso l’Italia e, successivamente, sono stati portati in una spiaggia dove alcuni uomini li hanno fatti salire su un’imbarcazione in legno.

L’attività info investigativa, seguita alle consuete operazioni di sbarco, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, ha permesso di individuare e di procedere al fermo di indiziato di delitto nei confronti di un soggetto e di deferire in stato di libertà un altro.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica competente ha disposto la traduzione del ventitreenne presso la Casa Circondariale di Gazzi, in attesa della convalida.

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