MESSINA. Violazione legge sulla privacy, incitamento all’odio, divulgazione di informazioni personali e private senza alcun controllo, possibile violazione della proprietà intellettuale: sono gli effetti che produrrebbe l’istituzione delle “sentinelle del decoro urbano” e delle “taglie per i trasgressori e premi per chi manda le segnalazioni ” tramite un numero whatsapp introdotte qualche settimana fa dal sindaco Cateno De Luca. E’ l’esposto che due esponenti di Cambiamo Messina dal basso hanno inoltrato a ministero dell’Interno, Prefettura e Procura della Repubblica.

Secondo l’esposto, si identificherebbe, “nella condotta del sindaco di Messina Cateno De Luca un palese caso di delazione premiata, al fine di prevenire situazione di disagio sociale e la creazione di un humus per il proliferare di fattispecie di reato  quali: calunnie, diffamazioni, estorsioni  ecc.,  ravvisando, tra l’altro, possibili violazioni costituzionali e regolamentari”.

Questo farebbe sorgere un po’ di problemi, secondo i promotori dell’esposto, che notano come “ad oggi non esiste alcuna delibera, regolamento comunale o regolamento di polizia locale che stabilisce “principi” o regole a proposito di questo “nuovo servizio di segnalazione”. Di che problemi si tratta?

“Il meccanismo della delazione premiata, vigente unicamente in sistemi democraticamente fragili – si legge nell’esposto – tradisce la tripartizione dei ruoli dello Stato e non assicura l’osservanza delle forme che garantiscono il diritto di difesa. La posizione del soggetto indicato come autore del fatto contestato, infatti, risulta privo di quel diritto di difesa che è, invece, assicurato al soggetto sul quale si indaga a seguito di una legittima denuncia (si veda in proposito la sentenza n.3 del 3/1/1975 della Corte Costituzionale), poiché ignaro degli accertamenti in corso e il “segnalatore” non è identificabile.”

Non solo. “Non risulta agli atti alcun provvedimento amministrativo o delibera tale da regolamentare o stabilire i criteri per tale utilizzo, non si ha traccia di chi utilizza questo numero né si ha contezza di come e dove verranno conservati questi dati, la conservazione di questo tipo di file, in tutti gli ambiti, riguarda anche la privacy e il trattamento dei dati personali, non è legittimo applicare sconti o esenzione di imposte comunali a chi fornisce segnalazioni”, sintetizza l’esposto.

“Il servizio attualmente attivo nel Comune di Messina riservato alle segnalazioni numero di telefono 090771000 registra ogni chiamata al fine di tenere tutto negli archivi dei Vigili del Comune e agli atti, cosa di cui non si su questo numero di WhastApp. Siamo di fronte a un servizio di cui il corpo dei Vigili Urbani del Comune di Messina non ha alcun controllo né giurisprudenza”, concludono gli esponenti di Cambiamo Messina dal basso.

 

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