MESSINA. Fango dappertutto, uomini e donne in lacrime, automobili in balia delle onde o accatastate l’una sull’altra e giocattoli abbandonati per terra, fra case accartocciate come scatole di cartapesta e strade che non sono più strade. Sono trascorse appena poche ore dalla catastrofe che ha segnato per sempre il volto di Giampilieri e Scaletta la notte del 1 ottobre del 2009 e lo scenario che si presenta ai primi avventori, giunti alle prime luci dell’alba, è quello di una terra devastata.

A raccontare quei tragici momenti, in un video, è  il videomaker Ciccio Villari, all’epoca corrispondente per l’emittente Tele90, giunto a Scaletta Zanclea al sorgere del sole, in contemporanea con gli elicotteri e le motovedette, mentre si attiva la macchina dei soccorsi e il numero delle vittime cresce di ora in ora: 1, 3, 10, 15, 20, 37. Trentasette persone uccise dal fango e dai detriti, in una delle notti più buie e drammatiche della storia di Messina.

 

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