MESSINA. “E’ una dinamica estremamente complessa, non ci sono testimoni, due morti, un ferito. Dovremo svolgere una serie di accertamenti per chiarire una vicenda che è molto complicata”. Angelo Cavallo, procuratore di Patti, spiega così i dettagli che stanno emergendo riguardo alla sparatoria di ferragosto di Ucria in cui sono morte due persone e una è stata ferita. Diversi gli indagati, al momento: Salvatore Russo, il killer, ed il cognato, per atto dovuto, che è comunque a piede libero, poi altre persone, sulle quali è stato mantenuto il riserbo, della famiglia delle vittime.

Sottoposto ad un lungo interrogatorio, Russo ha subito ammesso di aver sparato alle due vittime, Antonino e Fabrizio Contiguglia, ed al terzo ferito,  Salvatore Contiguglia, e ha fatto immediatamente ritrovare la pistola, con ancora tre colpi in canna e matricola abrasa, dopo averla gettata in un edificio abbandonato.

Tutto nasce da un parcheggio non autorizzato, che una persona vicina a Contiguglia si era riservato delimitandolo con vernice, una R per terra e addirittura la sua targa: il parcheggio (abusivo) era stato “occupato” dalla famiglia di Russo, e questo aveva scatenato un primo primo litigio il 14 agosto. Successivamente, il 15 (ha raccontato Russo durante l’interrogatorio) una persona anziana si è presentata a casa sua, dicendo che “lo stavano aspettando”. Russo ha notato un andirivieni in strada sotto la sua abitazione, e sostiene di essere andato dai Carabinieri, ma di essere stato bloccato da due persone che lo hanno spintonato e lo riportato forzatamente a casa.

A quel punto la faccenda esplode:  Russo, da solo contro almeno altre tre persone, si barrica a casa, ma è strattonato e tirato fuori da tre dei Contiguglia, alcuni delle quali armati. Russo riesce a bloccare il primo tizio, gli strappa la pistola di mano e spara. Cade il primo aggressore, poi Russo spara ancora, sostenendo di non ricordare quanti colpi, in rapida successione, uccidendo un secondo uomo e ferendone un terzo. Quindi si barrtica in casa e attende l’arrivo dei carabinieri.

Ciascuna delle vittime è stata colpita in faccia, nel vicolo ci sono tre fori ad altezza uomo. Salvatore Contiguglia è stato colpito alla spalla: quindi Russo non solo si è difeso, ma ha sparato per uccidere. “E’ andato ben al di là dello stato di necessità e della legittima difesa rispetto alla chiara spedizione punitiva contro di lui”, ha aggiunto Angelo Cavallo.

Gli aggressori dovrebbero essere cinque o sei, anche di più. Due sono morti, uno è ferito e piantonato in ospedale, gli altri sono stati identificati. “Ci sono rilievi che vanno fatti sull’arma, al momento tutto quanto è stato ricostruito è quello che hanno riferito gli indagati”, ha spiegato il procuratore.

I personaggi in ballo sono altrettanto “complicati: il killer Salvatore Russo, macellaio nato a Paternò ma residente a Belpasso, risulta incensurato, ma ha dimostrato perizia nel maneggiare l’arma e freddezza nell’esecuzione. Dai primi riscontri, non sembrerebbe nemmeno avere frequentazioni con ambienti criminali che ne giustificherebbero il “sangue freddo” e la gestione della situazione.

Antonino Contiguglia rivestiva un ruolo apicale nella criminalità locale: presente nelle inchieste Mare Nostrum (con condanna a tre anni e otto mesi), Romanzo, Icara, Scacco matto, faceva parte del clan Chiofalo, e al pentimento di questo passò con i barcellonesi, nell’ambito dei quali si “occupava” di Ucria. Era anche cognato del boss messinese Iano Ferrara (la sorella ne era la prima moglie).

 

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Simone
Simone
17 Agosto 2019 14:42

Tra le tante perplessità, sorge anche questa, ma voi che scrivete gli articoli, li rileggete prima di pubblicarli??? Ci sono più errori e orrori grammaticali in questo articolo che in un tema fatto dai bambini alle elementari!
Oh Santo cielo!!!!😌😌😌

carmen
carmen
10 Maggio 2020 23:35

dunque questo salvo russo è una specie di Rambo? riesce a disarmare tutta quella gente armata che dice di essere stata presente, riesce a prendere la pistola di uno di loro e spara in faccia a due di loro, inoltre spara ripetutamente ad un tizio alle spalle che scappa . legittima difesa sparare più volte ad una persona che scappa? wow, guardate lì.. gli asini volano!

carmen
carmen
10 Maggio 2020 23:43

ma poi questi contiguglia erano dei mangia bambini?? ma per quale motivo avrebbero voluto uccidere i suoi figli?la vicenda è accaduta completamente all’ esterno dell’abitazione, non hanno mai avuto accesso alla casa dei russo.e poi alla fine leggere che l’arma apparteneva allo stesso Russo!Mamma mia che essere ripugnante!