MESSINA. Duro attacco nei confronti del sindaco Cateno De Luca da parte degli attivisti di “Cambiamo Messina dal basso”, che prendono di mira i “blitz” del primo cittadino, paragonato a Batman e accusato di prendersela con i più deboli, e soprattutto il caso dell’Ex Scuola Foscolo (e della ex caserma Gesù e Maria in San Leone), dopo che il Comune di Messina si è costituito parte civile nel processo fra i proprietari degli immobili e gli inquilini: «Da una parte l’attuale sindaco vuole risolvere il problema dell’emergenza abitativa e delle baracche  dall’altra attacca e si scaglia contro gli ex occupanti, gli ultimi e più bisognosi», commentano.

«Il “Sindaco sceriffo” della città metropolitana – scrivono in una nota – stringe accordi con la vecchia politica, proprio quella che si è mangiata la nostra città negli anni passati, proprio la vecchia politica che in un batter d’occhio, fregandosene di qualsiasi cittadino della nostra gloriosa Zancle, ci ha condannato a un oblio profondissimo. Realtà difficile, impossibile da accettare; come, tu, novello Batman che veglia su di noi, ti allei con coloro che hai combattuto fino al giorno prima delle elezioni? Forse a questo punto, arriva il momento di cercare di camuffare questo atteggiamento con cui si strizza l’occhio ai potenti di turno. Come? Con un malato gioco di pseudo colpo al cerchio e alla botte, un gioco amaro nel quale vanno di mezzo quelli che possono meno difendersi».

A finire nel mirino del movimento, in particolare, i famosi “blitz” del sindaco: «A tal proposito – proseguono – viene in soccorso l’occasione ghiotta per il nostro super eroe: notizia di avantieri, l’ennesimo blitz. Verso chi? Forse verso chi faceva i corsi d’oro rubando i soldi ai messinesi? Forse verso chi ha creato oltre 400 milioni di euro di debiti al Comune?  Forse verso chilometri di macchine parcheggiate in seconda fila? Ma certo che no, è più facile andare contro il custode del campo di atletica Salvatore Santamaria (ex G.I.L.), che mentre gli alleati del nostro Sindaco passavano con un carrarmato sopra Messina, si guardava la TV. Intendiamoci: i fannulloni vanno scoperti e stanati, e il custode anche, qualora venisse accertato che non stava svolgendo il proprio mestiere con professionalità. Troppa è la gente che meriterebbe un posto di lavoro, da occupare con serietà al 100%, che chi ha la fortuna di averlo deve fare di tutto per svolgerlo al meglio. Ma viviamo l’ennesimo paradosso: è come se chi ruba una caramella venisse condannato all’ergastolo, e chi commette una truffa ai danni dello Stato ai domiciliari.  La sproporzione è netta tra l’atteggiamento di De Luca in questi contesti, e la morbidezza verso altri che (anche a suo dire) hanno causato danni economici ben più ingenti, ma utile a raccogliere il consenso e indignazione popolare e sui social».

«L’amministrazione De Luca – proseguono ancora gli attivisti – si dimentica di costituirsi parte civile nel processo Terzo Livello (sistema Barrile ecc..ecc) e sotto pressing mediatico e politico quasi costretti a costituirsi, ma… ciliegina sulla torta, per la strategia del sensazionalismo: il Comune di Messina si costituisce parte civile contro gli inquilini della ex scuola Foscolo occupata e poi data in comodato d’uso (stipulato dalla precedente amministrazione) al fine di rispondere a una immediata emergenza abitativa.  La politica di oggi sembra funzionare se trasformista, tutto e il contrario di tutto. Un colpo al cerchio e uno alla botte dicevamo… da una parte l’attuale sindaco vuole risolvere il problema dell’emergenza abitativa e delle baracche (inderogabilmente entro ieri) dall’altra attacca e si scaglia contro gli ex occupanti, gli ultimi e più bisognosi. È questo il modo di aiutare chi è in difficoltà? Anziché esprimere vicinanza alle famiglie, si costituiscono parte civile? – si chiedono – Veramente vogliamo che il Comune di Messina dia questa immagine di sé? Questo modo di fare non è accettabile per chi tiene la corda dell’alleanza con Forza Italia per avere un posto a Palermo quando sarà il momento. Non è accettabile, e noi esprimiamo vicinanza e solidarietà agli inquilini della ex scuola Foscolo, sperando un giorno che il Comune anziché costituirsi parte civile contro chi ha bisogno, faccia una vera battaglia contro coloro che hanno affossato la città». 

 

 

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