MESSINA. Si chiamano “I cugini dell’ingegno” e fanno parte del team dell’Università di Messina che si è aggiudicato il primo posto nazionale all’ “European Best Engineering Competition” (Ebec), la competizione ingegneristica più famosa in Europa, che in Italia quest’anno ha assistito ad 83 round locali e 15 regionali e nazionali, per cui il team messinese si è qualificato alla finale europea che si terrà al Politecnico di Torino dal 25 al 31 luglio.

Due le categorie a cui ha partecipato il dipartimento di ingegneria dell’Ateneo messinese: la Team Design”, che prevedeva la costruzione di un prototipo secondo specifiche fornite da un’azienda e con una disponibilità limitata di materiali, a cui ha partecipato il team composto da Angelo Siracusa, Emanuele Cucinotta, Salvatore Cataldo Sparaino e Salvatore Bonfiglio, e la Case Study”,per cui si è dovuto analizzare un problema reale posto da un’azienda o da un professore elaborandone una soluzione. Anche a quest’ultima ha partecipato l’Università di Messina, con il team “Made in Sicily” composto da Luca Famà, Arturo Famà, Antonino Giordano e Francesco Mondello, che ha comunque dimostrato una forte preparazione e volontà classificandosi secondo a livello nazionale.

L’edizione 2019 della competizione nazionale è stata ospitata dal Local Best Group dell’Università “La Sapienza” di Roma, con un team di organizzatori provenienti da tutta Italia per promuovere la collaborazione nazionale all’interno del Network Best (Board of European Student of Technology).

Due le prove che “I cugini dell’ingegno” ha dovuto affrontare: la progettazione e realizzazione di un robot in grado di muoversi tramite un motorino elettrico trasportando vari pesi (task proposta da “Fast Charge Sapienza”) e la progettazione e  realizzazione di una ballista con un sistema in grado di cambiare l’angolo di tiro (proposta da “SwissLog”). Entrambe sono state ovviamente superate, battendo Università come la  “Federico II” di Napoli, “La Sapienza”  e la “Tor Vergata” di Roma, e i Politecnici di Torino e Milano.

Il team “Made in Sicily”, invece, ha dovuto analizzare e progettare un sistema informatico per il miglioramento dell’esperienza utente nel campo dello shopping con riferimento al pubblico di massa (proposto da “Capgemini”) e un servizio di approccio alla generazione Z per le Piccole medie imprese basato sui principi dell’open banking (quesito di “Credem”).

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