MESSINA. «Ormai in ATM siamo ai condizionamenti ed ai ricatti! Gli autisti si dimenticano di rinnovare la patente e pretendono lo stipendio senza guidare!». Torna a  minacciare di licenziamento i dipendenti della società di trasporto pubblico, il sindaco  Cateno De Luca che, attraverso la sua pagina fb, “denuncia” la “rivolta ostruzionistica” di alcuni autisti che non hanno, secondo quanto supposto dal primo cittadino, rinnovato la patente come segno di protesta.

«Il Presidente di ATM poco fa mi ha raccontato la seguente barzelletta: “Caro sindaco pur di assumere certi autisti (nomi e cognomi ben precisi perché già nelle liste degli interinali?) ci sono azioni di ammutinamento di alcuni attuali autisti che “dimenticano” anche di rinnovare la patente (atto che compete a loro) e non possono più guidare, pretendendo di essere destinati ad altra mansione (quale? Il nulla !!!) – scrive ancora il primo cittadino – Questa non è una barzelletta, ma si è verificato con ben cinque autisti che da qualche mese non svolgono le mansioni assunzionali perché non hanno rinnovato la patente generando disfunzioni nel servizio. Cosa ho suggerito al presidente ATM? Di sospendere questi lavoratori fino a quando non rinnovano le patenti e procedere al licenziamento se continua questa posizione ostruzionistica. Spero che questi autisti non appartengano a qualche specioso sindacato! Cosa da pazzi!».

Pronta la risposta del segretario della Oil Michele Barresi. «Il signor sindaco su fb al solito si esercita nel gioco delle tre carte nel tentativo di nascondere i disastri che il nuovo managent sta creando al servizio e alla città. – si legge in una nota – A scanso di equivoci il primo cittadino invece di aizzare le ire della città contro 500 lavoratori lanciando accuse generiche al personale autista che ha garantito il servizio in questi mesi con sacrifici e un monte ore di straordinario elevatissimo, pensi a fare le necessarie verifiche e parlare con dati certi e se il caso intervenire con gli strumenti che il contratto prevede . Le amore di verità precisiamo , atto non dovuto , che la Uil non è parte di questo presunto problema , forse saremo un sindacato critico ma agiamo nel perimetro sindacale nonostante le continue intimidazioni che colpiscono i nostri delegati sindacali . Al sindaco chiediamo, invece di buttare la palla in tribuna con i soliti metodi propagandistici, di impiegare il suo tempo a reperire le somme per pagare gli stipendi ai lavoratori e dare un servizio dignitoso alla città»·

Non sarebbe la prima volta che il sindaco prende dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti della società partecipata. Il mese scorso a ricevere una sospensione dal servizio un dipendente che, in risposta a un commento su Facebook, era stato ritenuto offensivo nei confronti del primo cittadino.

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