MESSINA. Dopo le novità annunciate in tema di trasporto pubblico e le varie soluzioni prospettate dalla Giunta nel corso degli ultimi mesi, dalla monorotaia volante al filobus, il Movimento 5 Stelle prende nuovamente posizione sulla questione tram, con un’analisi dei costi e dei benefici di un servizio che secondo i pentastellati non deve essere dismesso, ma modificato e valorizzato.

«Da settimane – spiegano consiglieri comunali e di quartiere, in una nota congiunta – assistiamo ad un continuo attacco da parte dell’amministrazione sull’utilità del Tram e su presunti costi di gestione non più sostenibili, per poi sentire il Sindaco parlare di filobus o di modifiche all’attuale sistema, insomma, la confusione più totale. Premesso che il servizio pubblico ha valenza prettamente sociale e che risultano in corso di erogazione cospicui finanziamenti previsti sia dalla delibera del Cipe del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, 11,4 mln, inerente la ristrutturazione della linea ricompresa tra stazione centrale e viale Boccetta, nonché un secondo finanziamento di 5,4 mln, previsto dai fondi Poc Metro per un “revamping” generale comprendente la ristrutturazione della linea ed un incremento delle vetture del tram da 8 a 12, entrambi i finanziamenti andrebbero persi in presenza di dismissioni o modifiche non coerenti con i progetti presentati per richiedere i suddetti finanziamenti. Buona parte delle risorse extra bilancio che l’amministrazione De Luca ha inserito nelle relazioni tecniche del Salva Messina destinate ad Atm ed alla mobilità sono in realtà per la quasi totalità risorse e fondi Poc e Pon Metro già intercettate precedentemente ed in buona parte destinaste proprio alla linea tranviaria che un giorno si vuol dismettere e l’altro modificare».

«Il tram – proseguono gli esponenti pentastellati – registra circa 3mln di utenti l’anno, cioè oltre 8mila utenti al giorno (dati bigliettamento) e rappresenta la spina dorsale di qualsiasi sistema a pettine che possa essere studiato perché è l’unico in sede protetta e che quindi può rispettare orari garantire orari certi, ed il fallimento del “piano shuttle” lo dimostra ampiamente. Con le 6 vetture attuali ha una frequenza di 15 minuti, ma se si arrivasse, con l’utilizzo delle risorse previste dai suddetti finanziamenti per modificare il tracciato, saltando la rotonda della stazione ferroviaria, la cesoia dal porto e arrivare a 12 vetture si arriva a 6-7 minuti che con un vero sistema a pettine garantirebbe un sistema di trasporto pubblico realmente efficiente e non il disastro che quotidianamente da mesi riscontriamo, oltre all’impiego importante di risorse della polizia municipale che sguarnisce altri servizi. Non siamo assolutamente d’accordo con l’amministrazione, – ribadiscono – che ritiene il tram un mezzo di trasporto pubblico costoso ed obsoleto, intanto perché un servizio sociale di pubblica utilità non deve esclusivamente perseguire logiche privatistiche di profitto, quanto piuttosto un miglioramento del servizio. Inoltre la capienza di un tram è pari a quasi 3 autobus “shuttle” non teme concorrenza alcuna, in quanto il percorso in sede protetta assicura maggiore la puntualità degli orari tram, oltre a non avere emissioni inquinanti, quindi certamente più ecologico».

«I continui cambi di idea dell’amministrazione sul servizio pubblico cittadino, dal “tram volante” della campagna elettorale alla recente trovata sui filobus, con progetti che cambiano di giorno in giorno – scrivono i consiglieri – dimostrano l’assenza di ogni minima programmazione in un settore centrale per la vivibilità e lo sviluppo cittadino. Monorotaie e Filobus di nuova generazione, a parte la fattibilità reale di progetti ad oggi inesistenti, non hanno certamente costi gestionali minori rispetto a quelli oggi lamentati dall’amministrazione De Luca per il Tram, senza considerare lo sperpero di danaro pubblico (25mln) previsto per lo smantellamento di una infrastruttura già esistente. Ribadiamo quindi la necessità di mantenere un servizio pubblico essenziale dall’utilità sociale fondamentale, soprattutto per le categorie protette e più disagiate, realizzando le opportune modifiche all’attuale percorso tranviario ed incrementando il numero di vetture, auspicando che la continua propaganda attuata dal Sindaco lasci il posto ad una ampia e condivisa progettualità sull’intero sistema di mobilità cittadino che coinvolga realmente tutte le parti interessate».                                                                                                                      

 

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